Il comune di Popoli patrocina la messa-convegno transofobica voluta dal vescovo nella giornata della liberazione


Il 25 aprile prossimo l'autoproclamato «generale» Gianfranco Amato sarà ospite della diocesi di Sulmona per fomentare odio transofobico attraverso una messa-convegno. Il tutto alla presenza del vescovo e con il patrocinio del Comune di Popoli (PE).
L'evento si terrà mentre dalla Federazione Russa giungono notizie sempre più drammatiche di arresti, torture e uccisioni a danno di persone gay sotto il controllo delle istituzioni. E se per il momento in Italia non abbiamo ancora campi di concentramento per gay, qualche similitudine emerge dinnanzi a istituzioni che decidono di tollerare e promuovere i promotori di una cultura del disprezzo che possa tramutare le scuole in luoghi in cui gli adolescenti gay siano esposti a violenze e bullismo. A picchiarli, dunque, non sarà una gente di polizia ma un compagno indottrinato al disprezzo con il contributo delle istituzioni. Basterà questo piccola differenza a rendere tollerabile tutto ciò?
E che dire di un vescovo che sfrutta la sua carica ecclesiastica per fomentare l'intolleranza delle famiglie verso i loro figli? Non pare anche qui di essere dinnanzi a qualcosa di troppo simile a quel presidente ceceno che nega l'accaduto sostenendo che «in Cecenia non ci sono queste persone qui, anche perché in caso ci pensano le famiglie a farle fuori»?
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