Esplosione al concerto di Ariana Grande: il bilancio è di 22 morti e 59 feriti


Un'esplosione, forse due, sono stati uditi al termine di un di un concerto di Ariana Grande alla Manchester Arena. Scopiato il panico, la folla è corsa fuori dall'edificio, invadendo le strade e la vicina stazione metro.
Il bilancio è di 22 morti confermati e 59 i feriti. Non è ancora chiaro se a provocare alcuni di quei decessi sia stata l'accalcarsi della folla verso le uscite.
Secondo alcuni media, a scoppiare potrebbe essere stata una bomba "farcita di chiodi" e l'attentatore sarebbe morto nell'attentato. Le testimonianze sono però ancora confuse e poche sono le certezze. Qualcuno ha parlato di esplosioni, altri di rumore di spari.

Immancabile è stato anche lo sciacallaggio delle vittime da parte di alcuni professionisti dell'odio, come quel matteo Salvini che, con i corpi delle vittima ancora caldi, si è attaccato ai social network per sostenere che lui sa con esattezza che cosa è accaduto e che che lui sa con assoluta certezza che sia colpa degli islamici. Immediato è stato anche il suo sostenere che esige «tolleranza zero, controlli a tappeto e l'uso della forza». Parlando poi di «guerra» e sostenendo che chi non è con lui sarebbe «complice» degli attentati, l'uomo pare dirigersi nel chiedere l'annullamento dei diritti umani per colpire sommariamente una intera popolazione nel come di quell'odio che contraddistingue la sua carriera politica.
Fortunatamente è Enrico Mentana ad aver cercato di riportare un po' di buonsenso con il suo osservare: «Quante certezze. Sapere già tutto, chi come e perché. A voi non interessano le vittime, vi appassionate all'assassino, sperando che caschi a fagioli con i vostri teoremi».

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