Le bufale con cui Benedetta Frigerio invita i "cattolici" ad una jihad omofobica


Ancora una volta è La Nuova Bussola Quotidiana di Riccardo Cascioli a mostrarci come delle false notizie possano essere sfruttate per manipolare le menti di lettori bigotti e spesso ignoranti al fine di sfruttare le loro paure più irrazionali a fini prettamente politici. Ed ancora una volta è Benedetta Frigerio a firmare quell'ennesimo articolo finalizzato a diffondere allarmismi infondati.
Il tutto è avvenuto attraverso vergognose illazioni contenute un in pezzo che già dal titolo appare tutto un programma: «Dove osano gli Lgbt: festival per l’infanzia, si parla di “inclusione” e si arriva al porno».

In realtà il Festival di letteratura per l’infanzia Uscire dal guscio non è neppure evento lgbt, ma ogni qualvolta non sia presente una condanne delle differenze o un qualche prete che vuole "curare i gay dopo aver sostenuto che San Paolo li avrebbe ammazzati tutti, al sito integralista piace ricamare la storiella che maggiormente possa tornare utili ai propri scopi. Ivi compreso un riferimento alla pornografia che sicuramente susciterà orrore in chi ha paura del sesso e lo vede come un atto satanico se non strettamente finalizzato alla procreazione. Il tutto per arrivare a quel messaggio ossessivamente promosso dalla donna volto a sostenere che «gli lgbt» sono pericolosi perché vogliono mettere le mani sui bambini (non certo come quei bravi preti omofobi che lei promuove e che poi vengono arrestati per abusi sessuali).

La Frigerio esordisce con una condanna ai cattolici non integralisti:

Dovrebbero mettersi una mano sulla coscienza e fare “mea culpa” tutti quelli (chierici e alti prelati compresi) che parlano di tolleranza dei diversi, di ponti, di “vivere e lasciar vivere” in nome della pace sociale. Dovrebbero chiedere scusa quanti, attraverso ragionamenti arzigogolati, parlano di inutilità dei valori, di desiderio confuso da reindirizzare, tacciando di rigidità bigotta tutti coloro che denunciano una delle più grandi e violente ideologie del nostro secolo. L’ideologia Lgbt. Perché in chi conduce la battaglia arcobaleno non c’è confusione alcuna. I confusi, se mai, siamo noi. Loro, invece, sanno bene di chi sono e dove vogliono arrivare: al male perverso che colpisce gli innocenti. I nostri bambini.

Creato un "loro" da indicare come un nemico da sconfiggere nel nome della supremazia della propria "razza" secondo gli schemi teorizzati anche da Hitler, si passa a demonizzare interi gruppi sociali per indicarli come un «male perverso che colpisce gli innocenti». Immancabile è poi un paragrafo in cui si insinuano dubbi sul programma del festival, facendo molta attenzione a confondere le conferenze rivolte agli adulti con quelle per i bambini. Ma il passaggio più vergognoso è quello in cui la signora Frigerio spiega quel riferimento alla pornografia presente nel titolo:

In sintesi, eravamo partiti dal leggere di un festival di lettura per l’infanzia che spinge a “mondi nuovi e inesplorati” per poi scoprire che il sito ha collegamenti con il mondo della pornografia. Forse a questo mira l’abolizione degli stereotipi? Alla sessualizzazione dei bambini che piace tanto alla pedofilia? Altro che lotta al bullismo (che per altro la pornografia non fa che incrementare). Domandiamo quindi: sono queste le stesse eroine da proporre ai bambini?; è questo il mondo adulto che organizza festival e corsi per i piccoli? Lasciamo a voi la risposta. Un tempo di fronte a oscenità del genere si sarebbe chiesto quantomeno l’avvio di un’indagine, oggi se va bene si fa si silenzio, se va male si parla di creare ponti. Il tutto mentre ai nostri bambini viene rubata subdolamente, con l’aiuto della nostra inerzia, l’innocenza. Non ci sono commenti da fare, solo una parola: vergogna. Perché di fronte all’accettazione omissiva della violenza sui piccoli, il sentimentalismo tollerante che ci fa sentire buoni e il buonismo stesso sono peccati che gridano vendetta al cospetto di Dio.

Forse anche questo passaggio non appare chiaro nello spiegare il collegamento, ma fatto sta che la signora Frigerio basa tutte queste asserzioni basandosi sul fatto che tra i partner dell’evento linkati sul sito ci sia anche anche l'associazione Progetto Alice che, all'interno del suo sito, propone una lista di blog tra cui un laboratorio di comunicazione chianato SexyShock. Pur non contemplando alcun contenuto pornografico, sul sito ci sono anche alcune immagini un po' sexy ed è da lì' che la signora sostiene che tutti debbano essere demonizzato dato che lei ama sbraitare a squarciagola il nome di Dio come giustificazione ad ogni suo perverso odio verso percorsone contro cui lei promuovere fantomatiche "cure" che spesso e volentieri potrebbero condurre degli adolescenti alla morte. Ebbene sì, nel "cristianesimo" secondo Cascioli, uccidere è un bene mentre amare è una colpa.
Eppure non serve grande acume per accorgersi di quanta malafede ci sia nel sostenere che se qualcuno linka un altro sito che a sua volta linka immagini a lei sgradite, ecco che si può parlare di «pornografia» e di «pedofilia». Sarebbe come chiedere conto alla signora Frigerio di ciò che pubblicano gli amici dei suoi amici di Facebook (motivo per cui anche noi dovremmo poter chiedere contro alla Frigerio di quei preti che abusavano di minorenni nel confessionale presenti nella fila delle autorità ai convegni omofobi da lei promossi o di quelli che lei intervistava e santificava prima che fossero arrestati per abusi sessuali).

Se pare assurdo aspettarsi un'informazione corretta ed etica da parte di un’organizzazione politica che vive su una truffa culturale come il "gender" e sull'abuso del sentimento religioso come giustificazione alla propaganda neofascista, qualcuno osserva anche come la Frigerio appaia pronta a dare una spintarella ad azioni violente con il suo affermare: «Il sentimentalismo tollerante che ci fa sentire buoni e il buonismo stesso sono peccati che gridano vendetta al cospetto di Dio». Per la serie, vedete cosa succede a essere buoni?
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