Silvana De Mari è stata interrogata dalla Procura di Torino


In merito ad un''indagine un esposto per diffamazione aggravata dalla finalità di discriminazione e istigazione all'odio presentato comitato Torino Pride, Silvana De Mari è stata interrogata dalla Procura di Torino.
La donna riuscì ad ottenere visibilità mediatica sostenendo che «da medico» poteva asserire con assoluta certezza che i «gay sono malati», e che sia necessario combatterlo «in difesa del cristianesimo e della civiltà occidentale». Dichiarò anche che «gli omosessuali non esistono, o sono asessuati o omoerotici».
Nonostante tutte le dichiarazioni in tal senso annunciate da Gianfranco Amato, a rappresentarla non c'era il leader politico ma l'avvocato Mauro Ronco.
Salvo il caso di curiose omonimie, pare che il suo legale sia uno dei fondatori di Alleanza Cattolica. Ed è anche uno dei sopravvissuti alla spaccatura interna che pose l'associazione nelle sue mani e in quelle di Giovanni Cantoni, del magistrato Alfredo Mantovano e del sociologo Massimo Introvigne dopo l'uscita di Roberto de Mattei ed Agostino Sanfratello che poi diedero vita al “Centro Lepanto”, fondato in modo definitivo sulle idee elitarie di Plinio Corrêa de Oliveira, parzialmente ispirato alla FSSPX e basato sull’anti-ecumenismo, con tanto di attacco frontale all’Islam. Insieme ai Giuristi per la Vita, Comunione e Liberazione e il Movimento per la Vita, Mauro Ronco organizzò anche alcuni convegni contro DDL Scalfarotto contro l’omofobia.
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