Svolta nella Chiesa, cresce il numero di parrocchie che aderiscono alla giornata mondiale contro l'omotransfobia


Nonostante l'apertura dei gay di Papa Francesco sia altalenante e sicuramente meno marcata di quanto sarebbe auspicabile, pare che numerose parrocchie abbiano deciso di interpretare le parole pronunciate durante il viaggio in Georgia e Azerbaijan come un invito alla accoglienza. E molte parrocchie hanno anche deciso di aderire alla giornata mondiale contro l'omotransfobia.
Nonostante sembri quasi scontato che un cristiano dovrebbe sempre condannare qualunque forma di violenza, sarebbe negare la realtà il voler far vinta che un presunto sentimenti religioso sia il pretesto più sfruttato dall'estrema destra e dell'integralismo quale giustificazioni alle più inumane forme di odio. Per questo è importante che i veri cristiani si alzino in piedi e dicano chiaramente che loro non si identificano dei vari distinguo fascisti promossi a loro nome da personaggi violenti come Adinolfi.
Tra le novità va segnalato che, per la prima volta, non si hanno notizie di interventi censori di vescovi e cardinali e saranno numerose le comunità di ordini religiosi e associazioni cattoliche che prenderanno pubblicamente parte alle veglie.
A Genova la veglia vedrà la partecipazione del vicario generale della diocesi, Nicolò Anselmi, mentre a Milano unirà idealmente con una fiaccolata di luci il tempio valdese e la parrocchia di Santa Maria della Passione. Ed ancora, a Palermo l'organizzazione della veglia è stata voluta dalla Chiesa Evangelica Luterana, dai comboniani e dai gesuiti della Chiesa del Gesù. Ulteriori adesioni giungono dalle parrocchie a Firenze, Reggio Emilia, Catania, Trieste e Bologna.
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