Ormai ci sono due scienze: quella ufficiale e quella secondo Costanza Miriano e Silvana De Mari


Nel mondo di menzogna che avvolge l'integralismo cattolico, la vita umana è un qualcosa che può essere strumentalizzata per il proprio profitto. Chiunque deve sentirsi legittimato a spergiurare qualunque cosa se quella tesi inventata di sana pianta può apparire utile ad imporre le proprie scelte agli altri.
Questa volta è il piccolo Charlie Gard ad essere finito nelle grinfie di due donne che hanno fatto dell'odio il loro unico motivo di vita. La storia del piccolo è complicata: il piccolo è affetto da una rara malattia genetica, la sindrome di deperimento mitocondriale, che provoca il progressivo indebolimento dei muscoli. Il bambino è in terapia intensiva ed i medici non hanno speranze che possa sopravvivere a lungo, motivo per cui suggeriscono si lasciare che possa spegnersi in dignità senza che gli siano inflitte ulteriori sofferenze.
Se si può discutere sulla decisione dei genitori che vorrebbero tenerlo in vita, forse per mero egoismo o forse nella speranza che un qualche miracolo possa cambiare la realtà dei fatti, inaccettabile è che qualcuno racconti balle sul suo conto solo per portare acqua al proprio mulino.
La scienza ufficiale non ha dubbi: quella malattia può provocare sofferenza e nessuno può dire se gli attacchi epilettici, la diarrea e tutte le altre complicazioni legate alla patologia provochino dolore nel piccolo Charlie.
A negare quell'evidenza scientifica pur di raccontare ciò che le fa più comodo è la solita Costanza Miriano, la ultra integralista omofoba che dalla sua pagina Facebok sentenzia che «Charlie Gard non soffre».
La fonte della sua teoria non sarebbe altro che la solita Silvana De Mari, la militante del partito di Adinolfi che «da medico» sostiene che l'omosessualità non esista o che sia doveroso armare tutti gli uomini cristiani perché possano massacrare chiunque creda in un altro Dio.
Forse basandosi sul suo pregiudizio o forse cercando la maggior convenienza politica. è rinnegando la scienza che la signora spergiura: «Charlie Gard ha una malattia mitocondriale, che leva forza a tutti i suoi muscoli, ma non causa dolore. Non è in corna. Quindi è verosimile che riesca a percepire la voce e le carezze della mamma e del papà e a provarne piacere. Una vita piccola. Il cervello umano ha capacità straordinarie di adattamento. Si adatta a una vita piccola, soprattutto se in questa vita c'è gioia».
Non è chiaro in che modo una donna che ha passato la sua vita a fare endoscopie dovrebbe conoscere malattie rare come questa più di chi ha dedicato la sua vita alla ricerca... ma, evidentemente, nel mondo dell'integralismo cattolico non c'è rispetto per il prossimo e la vita altrui non è altro che un oggetto da poter sacrificare sull'altare della propria convenienza politica.
E se ogni opinione sul caso è lecita, non altrettanto lecito è il tentativo di alterare la verità in modo da proporre elementi falsi che possano condizionare l'opinione pubblica.

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