Pride Reaction: come attivare la bandierina arcobaleno di Facebook


Per celebrare il mese del Gay Pride, Facebook ha deciso di introdurre la possibilità di far apparire come reazione ai post una la bandierina arcobaleno, simbolo dell'orgoglio LGBT.
L'opzione è attiva per tutti ma solo su richiesta. Con un approccio un po' particolare, il social neetwork chiede di recarsi sulla pagina ufficiale LGBTQ@Facebook e mettere "mi piace". A quel punto basterà attendere qualche istante e si inizierà a vedere la bandierina rainbow fra le reazioni ai post.

Da segnalare è anche la comica reazione di Mario Adinolfi all'iniziativa che, da personaggio che ormai pare doversi rendere sempre più ridicolo pur di far parlare di sé, dai microfoni di Radio Cusano Campus si è messo a sbraitare contro le nuove icone: «Me ne hanno messi a migliaia. E su Facebook c’è un evento – programmato per il 24 giugno – per un assalto web arcobaleno sulla mia pagina. Quale ragione c’è di organizzare un evento simile? Questa è solo violenza unilaterale di una lobby potente».
Svelatoci come le potentissime lobby colpiscano qualcuno con arcobaleni ed unicorni (stupidi noi a pensare che le vere lobby sono quelle che siano religioni o l'omofobia come stumento per sitruggere l'Europa a vantaggio di Mosca), l'integralista ha aggiunto pure: «Le associazioni LGBT ormai stanno al potere e sono discriminatorie. Perché non c’è, ad esempio, l’emoticon del Popolo della Famiglia? Oppure una con bimbo, mamma e papà? A voi sembra normale che abbiano concesso loro un’immagine?».
Se pare evidente che nessuno vorrebbe mail il simbolo di un movimento di estrema destra che semina semina odio e che promuove promuove contro i minori che non siano dimostrazione di provare attrazione per l'altro sesso, forse dovrebbe specificare quale figlia o quale madre vorrebbe nella sue emoticons (potrebbe magari volere quella con le sue due mogli, e le figlie che non hanno la stessa madre) e magari dovrebbe proporre un evento in cui tutto ciò abbia senso (altrimenti perché non mettere anche un unicorno?). Ma la malafede dell'integralista emerge in tutta la sua sanguinaria realtà dinnanzi a chi è stato capace di aggiungere: «Queste manifestazioni con tanti politici e tanti potenti raccontano poco rispetto a quello che vorrebbero far credere sulla discriminazione, che in Italia non c’è. Raccontatemi qualche vero episodio di omofobia».
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