Protestò contro le sentinelle in piedi, la questura gli nega il rinnovo del porto d'armi


Giampiero Belotti è stato punito per aver osato esprime un'opinione contraria alle Sentinelle in piedi. Tre anni fa si presentò ad una delle loro veglie vestito da quel «nazista dell'Illinois» che compariva nel film The Blues Brothers di John Landis. Sulla sua divisa non c'era alcun reale simbolo d'odio, ma solo i simboli usati da Charlie Chaplin nel film Il grande dittatore.
Per quanto possa sembrare assurdo, è proprio in virtù di quella sua goliardica protesta che la questura di Bergamo ha deciso di negargli il rinnovo del porto d'armi per uso sportivo. A Giampiero Belotti non spè solo toccato pagare un avvocato per contestare il provvedimento ma, dopo il fallimento di quel tentativo, ora dovrà nuovamente mettere mano al portafogli per fare ricorso al Prefetto.
Il messaggio che lo stato sta inviando è a dir poco inquietante: potete manifestare liberamente il vostro odio, vendete tranquillamente nelle strade ad ostentare quanto vi consideriate parte di una nuova razza ariana, limitate pure la libertà altrui... ma non osate sostenere i diritti altrui o sarete puniti. Ai finti nazisti spettano punizioni efferate, per quelli veri c'è posto nel Palmento. E sappiate che l'integralismo cattolico non perdona, soprattutto se non siete loro tesserati o se non risultate fra i partecipanti delle orge a base di droga e sesso organizzate al Sant'Uffizio.
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