Varese News si inventa finte minacce per l'incolumità di chi pregava contro i gay, sostenendo che sia colpa dei gay se la curia ha negato loro il duomo


Ancora una volta è Varese News a farsi promotore di un messaggio di odio e di intolleranza attraverso la pubblicazione un inaccettabile articolo che risulta firmato dal gruppo "Ora et labora", ossia da quel manipolo di integralisti che negli ultimi mesi è attivo nell'organizzazione di convegno omofobi con Silvana De mari volti a promuovere l'odio contro i gay.
Con toni che farebbero impallidire la propaganda nazista, una tale Wanna Massa scrive:

C’è un paese in cui si rende necessaria la presenza di quattro agenti della Digos per garantire l’incolumità di un singolo cristiano che prega il rosario sul sagrato del duomo cittadino. Non è, o meglio non è ancora, uno stato a maggioranza islamica; è tuttavia certamente uno stato asservito alla lobby lgbt. E’ quello che succede in Italia, per la precisione a Varese, durante il gay pride che si e svolto sabato 17/6/17.

Se tale dato fosse vero, dovremmo dunque ridurre per quattro il numero di integralisti che si era radunato a Varese per pregare contro i gay, riportando quel gruppetto di intolleranti violenti ad una decina (a voler star larghi). Ostentando di non sapere di che cosa sia stia parlando e sfoderato il loro infinito odio, il gruppo integralista prosegue:

Ma non si tratta di un caso isolato: durante il mese di giugno, tradizionalmente dedicato alla devozione del Sacro Cuore, il nostro povero stivale è percorso dalle brigate arcobaleno, generosamente foraggiate da istituzioni pubbliche, amministrazioni locali e imprese private in cerca di facili consensi.Niente può e deve contrapporsi alla patetica sfilata di un’umanità che, oppressa da chili di trucco, parrucche, piume e pailletes nasconde il proprio volto tragico e degradato.

Difendendo l'uso della preghiera come uno strumento di offesa volto a creare danno al prossimo (un po' come se qualcuno proponesse di pregare Dio perché ammazzi qualcuno), il gruppo integralista afferma:

Alcuni fedeli hanno quindi deciso di organizzare, in concomitanza ai gay pride locali, preghiere di riparazione.A questo piccolo gregge viene a mancare quasi sempre l’appoggio del clero locale che, intimidito dalla potenza mediatica delle lobby omosessualiste e timoroso di apparire politicamente scorretto, preferisce dispiacere a Dio piuttosto che agli uomini, dissociandosi da tali iniziative, se non addirittura osteggiandole.A Varese, quindi, a tre giorni dal gay pride locale viene negato ai fedeli l’utilizzo del sagrato del duomo per la recita del rosario (evidentemente si tratta di un’attività fortemente eversiva), preferendo esiliare il fastidioso gregge sul Sacro Monte e provocando sconcerto e inevitabili problemi a livello organizzativo.Viene impedita anche la possibilità di concedere ad una sola persona di sostare in preghiera sul sagrato del Duomo per poter avvisare quei fedeli a cui non fosse giunta la tempestiva notizia del dirottamento in altro loco.

L'attacco alla comunità lgbtr pare dunque completamente falsa e pretestuosa, dato che è stata la curia a non accettare che quel manipolo di integralisti potesse profanare il duomo con una preghiera contro qualcuno. Ma dato che l'obiettivo è promuovere l'intolleranza, ecco che il gruppo mente, spergiura e proclama il falsio dopo essersi riempito la bocca con il nome di Dio.

Cercando di alimentare odio con la simulazione di reati inventati di sana pianta al fine di promuovere intolleranza, la feroce integralista sospende per un momento le sue bestemmie rivolte a quel Gesù che lei concepisce come un oggetto d'odio per lanciarsi in un'affermazione che potrebbe risultare di interesse per la Questura:

Tutto sommato ci è andata bene: espulsi dal centro storico non siamo stati aggrediti dai variopinti gruppi ai quali è stato permesso di invadere il centro città. Piazza Duomo incluso.

Se il clima è questo, allora perché non dire che è andata bene ai manifestanti dato che avrebbero potuto rischiare di essere essere massacrati a colpi di macere dalla sigfnora Wanna Massa, sempre ammesso che l'integralista non avrebbe preferito tentare di fracassare il cranio dei passanti usando un crocefisso come arma contundente. Se per lanciare accuse basta aprire la bocca, allora perché non dovremmo ipostatizzare simili scenari mentre la donna diffama delle persone per bene nel nome del suo profondo odio contro Dio e contro l'umanità?
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