Il rapporto tra omosessualità e fede in una una video-inchiesta di Vice


Il rapporto tra omosessualità e fede non è mai stata semplice, ancor più si considera come storicamente la Chiesa Cattolica si sia resa responsabile della persecuzione, della tortura e dell'uccisione di innumerevoli persone gay. E non aiuta certo come ancor oggi si ci siano integralisti che usano il nome di Dio come strumento politico utile alla promozione dell'odio e dell'omofobia.
Di fatto si tratta di una falsa contrapposizione inventata a tavolino, alimentate da chi spera che dall'odio possa scaturire un qualche profitto personale o chi teme che la il proprio potere temporale possa essere messo in discussione se si ammettesse la possibilità di rivedere i dogmi coniati in passato. Eppure sono tante le comunità cristiane che accettano i gay e che nella Bibbia non trovano nulla che possa giustificare tutto quel feroce odio contro il prossimo.
Di questo tema si è occupato Vice, realizzando una video-inchiesta che esplora il mondo di chi lotta per cambiare la Chiesa cattolica dal suo interno. Tra loro ci sono associazioni, attivisti, religiosi e specialisti, certi nel ritenere che sia doveroso riconoscere pari dignità a tutti i fratelli e che non ci sia motivo per cui l'omosessualità debba essere ritenuta incompatibile con la fede.
Di contro anche gli interventi di quel Giorgio Ponte che si dice certo che la sua omosessualità sia reversibile o di quel Gianfranco Amato che invita a giudicare e condannare l'omosessualità come «una grave perversione». Non manca neppure Silvana De Mari che, con la sua proverbiale ferocia, spergiura dinnanzi a crocefissi ed immaginette sacre assortite che «da medico» ritiene che i gay non abbiano una sessualità, che debbano essere costretti all'astinenza e che nessuno nasca gay perché «è mostruoso che lei sia convinta che esitano uomini che nascono con il destino di avere la cavità anorettale penetrata da altri uomini fino a ridurli all'incontinenza rettale o la morte per Aids».
Insomma, un quadro che mostra anche tutta l'inumana ferocia di quei movimenti ultra-integralisti che dell'omofobia hanno fatto la loro bandiera e che sull'omofobia hanno persino fondato partiti, giornali e altri strumenti di reddito in grado di tramutare la persecuzione altrui in una fonte di guadagno economico.

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