L'insopportabile impunità che circonda chi promuove l'odio con insulti, offese e fake news


È uno di quei personaggi che, nella più totale impunità, passa le sue giornate a promuovere l'odio sui social network attraverso insulti e fake news. Dichiaratamente vicino a Forza Nuova, ad Alessandro Meluzzi, a Maurizio Blondet e ai vari gruppi dell'omofobia organizzata, si professa "cristiano" mentre nel nome di Gesù Cristo si impegna strenuamente nella promozione dell'odio contro gay, islamici e persone di colore (da lui rigorosamente ed offensivamente bollate come «negroidi»).
Se pare inutile perdere tempo a dimostrare la falsità del materiale proposto dinnanzi a chi non sprofonda nella vergogna nel pubblicare uno spezzone di un film pornografico al fine di spergiurare quelle fossero immagini registrate al Palermo Pride, grave è osservare come la menzogna è la diffusione di notizie false sia messa in campo come strumento di promozione di qualunque forma di odio verso chiunque non sia bianco, sedicente cristiano, rigorosamente di estrema destra e fieramente intollerante.
Lo troviamo pronto a rilanciare le false immagini photoshoppate da Blondet contro i gay ucraini o strane teorie riguardo ad immigrati (da lui rigorosamente bollati come «clandestini») che verrebbero assolti perché immigrati dall'accusa di essersi masturbati dinnanzi a delle ragazze minorenni. Tesi che vengono sostenute in un articoli pubblicati dal un sito di istigazione all'odio legato proprio a quell'account Twitter, ma che paiono assai rimaneggiate a proprio uso e consumo. Ad esempio l'immagine pubblicata mostra una persona di colore mentre l'imputato era di origine moldava, così come sentenza 30798 della Corte di Cassazione ha confermato ogni accusa ma ha semplicemente preso atto di come il decreto legislativo 8 del 2016 ha disposto la derubricazione della ordinaria ipotesi criminosa prevista dall'articolo 527 del codice penale da delitto a mero illecito amministrativo. L'uomo non è dunque stato assolto perché di origine straniera, ma perché il governo italiano ha depenalizzato la situazione specifica, peraltro un po' meno morbosa di come loro l'hanno dipinta.
Non meno atipica è la pubblicazione di un articolo intitolato: «In un centro negriero per clandestini due negroidi si mettono a fare sesso davanti a bambini minacciandoli di tenere la bocca chiusa». Anche qui la cronaca pare un po' diversa dal racconto, con giornali che giustamente parlano di atti «presunti» dinnanzi a due persone che hanno chiesto la chiusura di un centro di accoglienza a loro sgradito sostenendo che i loro figli avrebbero scorto da una finestra due rifugiati che facevano sesso. Pare anche che i sedici ospiti della struttura siano stati allontanati prima ancora che i carabinieri potessero accertare i fatti, mostrando il rischio che basti raccontare una qualunque storiella per ottenere provvedimenti sommari che negano il diritto fondamentale ad un giusto processo.
Persino il turismo sessuale diviene mezzo di promozione omofoba dinnanzi a chi afferma che: «Gli italiani (per lo più uomini che votano sinistra) sono ai primi posti come clienti di bambini fatti prostituire». Il sito ripropone un report del 2013 mentre non pare non farsi problemi dall'aggiungere ciò che in quel report non viene mai detto, ossia che il turismo sessuale sarebbe appannaggio di chi vota sinistra o di chi fa sesso con uomini. In realtà sappiamo bene come la stragrande maggioranza di chi è dedito a tali viaggio sia sposato e conservatore, ancor più se si considera come l'integralismo venga spesso sfruttato come scudo per nascondere le proprie azioni.

Ovviamente non mancano messaggi più prettamente politici, come la promozione del partito anti-Islam che lui dice sia stato fondato da Meluzzi, il sostenere che l'Appendilo promuova il turismo gay al posto di occuparsi di chi è dedito a quell'italica eterosessualità che venne così si ben esaltata da Mussolini, o lo spergiurare che il sindaco Orlando abbia promosso il sesso per le strade di Palermo in occasione del Pride. Si afferma anche che il "gender" imporrà agli uomini l'uso dell gonna nel corso del 2018 o che Papa Francesco distruggerà il cristianesimo perché osa citare le parole di Gesù che invitano a non giudicare (cosa inammissibile anche per quel Gianfranco Amato che, quale aspirante politico e cavaliere dell'Ordine equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, spergiura che ogni sedicente "cristiano" aderente alla sua corrente ideologica debba sentirsi obbligato a giudicare condannare il prossimo).
La promozione dell'odio contro i bambini islamici o l'auspicio di stragi nel Mediterraneo si scontra con l'improponibile sciacallaggio del caso del piccolo Charlie e con la ripubblicazione dei messaggi di Roberto Fiore (leader di Forza Nuova) o dell'organizzazione omofobica Articolo 26 che inneggia a Trump sostenendo che dovrebbe intervenire contro l'Europa per infliggere un'agonia il lunga e dolorosa a quel povero bambino. Anche in questo caso si cerca di raccontare una verità alternativa, sperando che la menzogna possa permettere di sfruttare la sofferenza di un neonato per incentivare l'anti-europeismo tra chi giudica senza manco conoscere i fatti. Charlie deve soffrire perché lo vuole un tizio che bolla come «criminali non accompagnati» i bambini che scappano dalla guerra siriana. Charlie deve soffrire mentre lui denigra e crea dietrologia dietro ad un orfano brasiliano che anni fa si è concesso due minuti di divertimento al Pride (e che da allora viene quotidianamente insultato e denigrato su siti che si definiscono "cristiani").

La lunga lista prosegue con messaggi in cui pare che qualcuno non abbia compreso come funzionerebbe lo ius soli dato che lo si trova pronto a spergiurare che i bambini nati in Italia sarebbero stati inviati qui dall'Isis (evidentemente capace di indottrinare gli spermatozoi, dato che altrimenti non si capirebbe un'asserzione simile). Ed ancora, ci si lancia in una strenua difesa di qual padre Livio che paragonò la Cirinnà alla meretrice dell'Apocalisse dopo essersi augurato la sua morte, ovviamente raccontando che il prete sarebbe stato punito per aver «espresso un'opinione».
Entra così in gioco quell'abuso del ricorso ad una presunta «libertà di espressione» che loro sostengono debba essere illimitata e debba prevedere qualunque menzogna, strumentalizzazione o bugia possa promuovere morte e ritorsioni contro interi gruppi sociali. Si parla anche di «minacce» dinnanzi alle doverose prese di posizione di Twitter contro alcuni messaggi pubblicati da quell'account, così come il sito riporta nella testata una citazione dell'articolo 21 della Costituzione ad indicare come sappiano bene che le menzogne pubblicate causeranno indignazione, motivo per cui loro si preparano a sostenere la «libertà di espressione» dovrebbe garantirgli un qualche presunto diritto alla libera diffamazione. Il tutto in mezzo a quegli immancabili banner pubblicitari che possano garantire guadagni economici basati sul commercio dell'odio.
Curioso è come nella stessa pagina ci siano strumentalizzazioni politiche dell'ultima cena mentre ci si indigna se dei gay osano ricorrere a quell'immagine, evidentemente sostenendo che Gesù sia da intendersi come un oggetto di proprietà del neofascismo e che solo chi odia il prossimo deve poter usare la sua effige nella sua crociata contro l'umanità.

Non serve essere degli Sherlock Holmes per poter osservare come la quasi totalità dei gruppi di promozione all'odio presenti sui social network sia riconducibile a Forza Nuova. Tutti loro sfruttano il cristianesimo come giustificazione al loro odio, così come tutti loro amano fare vittimismo dicendo che gente cattiva gli impedisce di auto-proclamarsi parte di una nuova "razza ariana" che deve sentirsi legittimata a sterminare chiunque altro secondo i dettami chiaramente indicati da Hitler nel suo Mein Kampf.
E qui nasce spontanea una domanda: perché mentre in Germania si approvano leggi contro l'odio in rete, l'Italia tollera tutto questo e non chiede alla polizia postale di fare chiarezza su quella rete di siti creati da personaggi sin troppo noti al fine di diffondere bufale che possano alimentare un odio cieco contro interi gruppi di persone? Com'è possibile che simili proclami possano trovare spazio su siti di hosting di proprietà dell'Arnoldo Mondadori Editore senza che l'editore o la polizia postale sentano il dovere di intervenire?
Non è certo libertà di espressione l'accusare i partecipanti del Palermo Paride di atti sessuali su suolo pubblico attraverso la pubblicazione di immagini tratte da un film pornografico, dato che tale menzogna non solo incita un cieco ed immotivato odio, ma è anche mera diffamazione dinnanzi a persone per bene che si troveranno a dover rispondere di immagini false pubblicate da quello che appare come un mero adoratore della croce uncinata.
E davvero il papa non si pone domande dinnanzi all'evidenza di come la quasi totalità dell'odio e l'intolleranza vengano promosse nel nome di quella religione che lui rappresenta? Dinnanzi ad una minoranza cristiana così chiassosa e violenza, non sarebbe il caso che prendesse posizione in difesa della gente per bene che rischia di essere accomunata a questi soggetti quando i vari Adinolfi vanno in televisione o suoi giornali ad auto-proclamarsi rappresentanti della cristianità?
E l'Asl non si sente nel dovere di offrire cure psichiatrie ad un omofobo che passa le sue giornate ad insultare i gay pur mostrando di disporre di un'infinita collezione di immagini che mostrano persone di colore nude, foto di genitali di ogni tipo e un ricco archivio di film pornografici gay?

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