Pompiere sottoposto a procedimento disciplinare: Sfilare al pride esporrebbe l'uniforme al «pubblico ludibrio»


Lo scorso anno furono due agenti di polizia i protagonisti di una proposta di matrimonio a Londra, durante il pride. Quest'anno il gesto è stato replicato da Jane e dalla poliziotta Dizzy, così come dal medico caporale dell’esercito Damian Dagg e il militare Joshua Thorne. I due si erano conosciuti proprio durante il London Pride dello scorso anno. E da segnalare è anche la presenza alla parata di tutte le forze armate, comprese le guardie della Regina Elisabetta II.
Ma questo succede a Londra, non certo in Italia. Qui da noi le cose vanno diversamente. Da noi vanno peggio. L'Italia vanta quel Giovanardi che nega assistenza ai bambini orfani di femminicidio al solo fine di ostentare la sua profonda omofobia, così come abbiamo uno Strato che rinuncia alle tasse della Nannini solo perché Adinolfi si diletta a minacciare l'incolumità della figlia.
All'estero di ci sposa, a Milano si perde tempo a domandarsi come poter punire quel vigile urbano che ha osato pendere in mano una bandierina arcobaleno. E ci tocca pure leggere la notizia di un vigile del fuoco che verrà sottoposto ad un provvedimento disciplinare per aver osato partecipare al gay pride di Roma in divisa. Un fatto che parrebbe la norma nel resto del mondo, ma che in Italia non è tollerato. In fondo le destre europee sono quelle che hanno aperto al matrimonio egualitario, quelle italiche sono quelle che sperano di poter guadagnare voti grazie all'omofobia e a politiche copiate di sana pianta dalla Russia di Putin.

A dir poco intollerabili sono le motivazioni addotte per quel provvedimento disciplinare, dato che all'uomo è stato contestato di «aver esposto l’uniforme d’istituto al pubblico ludibrio». Perché tale viene considerato un pride, ossia quella manifestazione che le destre etichettano come una «carnevalata» indegne di rispetto perché l'italico camerata approva solo le cerimonie in cui dei cadaveri vengono adorati per le strade di Roma o quelle in cui Gianfranco Amato si traveste da cavaliere mentre si lascia guidare dal suo gran maestro.
A Londra ci si sposa, in Italia chi non si nasconde viene punito. A Londra la chiesa è aperta a tutti, in Italia Dio è usato come giustificazione ad ogni forma di odio. A Londra ci sono i matrimoni egualitari, in Italia non c'è manco una tutela per i bambini. E ci domandiamo perché la gente non voglia vivere qui?
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