Preghiamo per Charlie... e partono i «turni da sei ore» per impedire l'accoglienza di 10 bambini


Preghiamo per Charlie. Certo. Ed intanto quella stessa gente che si straccia le vesti perché ad un bambino inglese non verrà inferto un inutile e doloroso accanimento terapeutico è la stessa gente che organizza «vedette senza sosta» con «turni da sei ore» per impedire l'accoglienza di dieci minorenni richiedenti asilo.
Gli abitanti di San Pietro in Casale non vogliono i profughi e lo urlano dai tetti. Hanno allestito un gazebo ed hanno esposto cartelli contro l'arrivo di una decina di minori. non gli interessa se scappano da fame, persecuzioni o guerra: loro non li vogliono perché temono che possano dare fastidio a quei bravi "cristiani" che pregano per prolungare l'agonia di Charlie.
I residenti dicono di aver paura perché magari potrebbe esserci un qualche malintenzionato, anche se tale teoria dovrebbe portarli a non rivolgere parola neppure ai loro vicini di casa dato che non possono avere la certezza assoluta che tra loro non ci sia qualcuno che delinque a loro insaputa. Ma dato che ogni sera Belpietro gli racconta che i migranti sono tutti cattivi e che gli italiani sono tutti bravi, ecco che oil loro odio viene canalizzato e che i pregiudizi diventano rivendicazioni per chi appare capace di andare sui giornali a dichiarare: «Le nostre mogli e i nostri bambini devono per forza passare davanti dalla villa che accoglierà i migranti, senza peraltro la certezza che siano tutti minorenni. Sono in dieci e fra loro ci potrebbe essere qualche malintenzionato. Non possiamo, quindi, stare tranquilli».
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