Uccide l'amante del partner. Per Il Mattino si tratterebbe di un «delitto a sfondo omosessuale»


Il fatto di cronaca è una di quelle vicende che purtroppo si leggono spesso sui giornali: una persona uccide un'altra persona perché riteneva andasse a letto con il proprio partner. Ma se si tratta di un gay, ecco che Il Mattino di Napoli pare capace di titolare: «Delitto a sfondo omosessuale in Campania, uccide il rivale in amore e getta il corpo in mare: arrestato 35enne napoletano».

Curioso, dato che quel medesimo quotidiano non parla mai di «delitto a sfondo eterosessuale» quando qualcuno uccide un uomo perché va a letto con la moglie o con la fidanzata. E non meno fuorviante è il parlare di «rivale in amore» quando poi leggiamo:

Messo alle strette dai carabinieri del reparto territoriale di Aversa e dal pm della Procura di Napoli Nord, il 35enne di Giugliano ha confessato l'omicidio: «Si, ho ucciso io Vincenzo, perché aveva una relazione con il mio compagno: poi dopo ho caricato il cadavere in auto e l'ho gettato in mare a Licola».

Sarebbe interessante anche capire perché mai Il Mattino abbia pubblicato un titolo così pruriginoso dopo che aveva già raccontato i medesimi fatti in un altro articolo intitolato: «Confessa l'omicida di Vincenzo: Sì, l'ho ucciso io perché aveva una relazione col mio compagno. E ho gettato il cadavere in mare a Licola».
Forse quel pezzo non aveva avuto particolari ritorni e forse si è deciso di impacchettato in una chiave che potesse strizzare l'occhio all'omofobia e assicurarsi facili condivisioni sulle pagine d'odio delle lobby integraliste. Ed infatti appare evidente la matrice ideologica di chi tra tra i commenti scrive: «Promiscuità e violenza allignano nel mondo omosessuale». Oppure: «Chissà Putin cosa ne pensa».
Insomma, nei delitti eterosessuali si parla di gelosia mentre nei «delitti a sfondo omosessuale» la colpa sarebbe dell'omosessualità. O almeno così lascia intendere Il Mattino di Napoli nel suo contributo alla promozione dell'odio omofobico.
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