Un giovane attore iracheno è stato rapito, torturato ed ucciso perché «sembrava gay»


Karar Noshi si era laureato all'Università delle Belle Arti di Baghdad ed aveva iniziato a lavorare in un teatro della capitale. Ieri è stato trovato morto in una strada trafficata nel centro della città.
Secondo quanto riferisce Kurdistan24, Noshi aveva precedentemente ricevuto alcune minacce di morte e numerosi insulti omofobici a causa della sua insolita acconciatura e per il suo gusto della moda. Avrebbe anche voluto partecipare ad un concorso di bellezza maschile.
I testimoni affermano che sul cadavere di Noshi ci fossero evidenti ferite e segni di tortura. La sua famiglia ha confermato il decesso mentre l'attivista Faisal Al Mutar ha commentato la notizie su Facebook accusando gli estremisti sciiti dell'omicidio, ricordando come il gruppo estremista lo abbia più volte accusato di essere gay.
La polizia non ha ancora individuato alcun sospetto.
I rapporti della polizia riferiscono che Noshi era consapevole delle minacce contro di lui, ma non aveva alcuna intenzione di rinunciare ad esprimersi liberamente nel suo aspetto. La vittima riteneva infatti che la sua immagine fosse espressione di «opere teatrali e cinematografiche» e che lui ne era «orgoglioso». Recentemente dichiarò: «Io amo la mia libertà personale e la possibilità di poter costruire un aspetto esteriore unico».
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