Usa. Attivista anti-gay intenta una causa sostenendo che l'omosessualità sia una "religione"


La repubblicana Susan Davis ed altri tre membri della Camera statunitense sono stati citati in giudizio per aver esposto una bandiera arcobaleno all'esterno dei loro uffici a Capitol Hill. Ad intentare la causa è stato Chris Sevier, un avvocato integralista già impegnato in una causa contro il matrimonio egualitario e per chiedere di poter sposare il suo computer portatile (la sua tesi è che se la legge permette a due gay di potersi sposare, allora lui deve poterlo fare anche con oggetti inanimati).
Nella sua denuncia di 38 pagine, Sevier chiede alla Corte Distrettuale federale del distretto di Columbia di stabilire che l'omosessualità sia una «religione» e che, conseguentemente, le bandiere arcobaleno debbano essere ritenuto un simbolo religioso. Tutto ciò perché a quel punto si sarebbe dinnanzi alla violazione del l'Establishment Clause, la norma che vieta ai parlamentari di privilegiare una religione o di vietarne il culto.
La Davis ha fatto sapere che la bandiera non verrà spostata e che quell'azione legale la incoraggia solo a raddoppiare il suo sostegno per i diritti della comunità lgbtq.
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