Gianfranco Amato sostiene sia «ovvio» che l'omosessualità sia «una malattia che va curata»


Gianfranco Amato sostiene sia «ovvio» che l'omosessualità sia «una malattia che va curata». Lo afferma dalla sua pagina Facebook in una strenua difesa del libro che la curia torinese ha distribuito agli adolescenti degli oratori.
Un volume a dir poco vergognoso, nel quale troviamo frasi come: «L’omosessualità è presente come innocente e simbolica alternativa all’amore naturale. Quest’incentivo negativo può scuotere le fondamenta naturali su cui si fonda la crescita giovanile e far approdare a esperienze che portano all'anomalia sessuale. È una malattia l’omosessualità, che non puoi permetterti di sperimentare per gioco perché ti lascerebbe tracce che potrebbero farti soffrire e vergognare per tutta la vita». Ed ancora: «L'omosessualità non è un ramo della sessualità umana, ma una fatica, un disagio e spesso un semplice vizio. Come qualsiasi carenza o malattia o difetto va sostenuta, curata, guarita».

Frasi che paiono aver provocato un perverso piacere nell'integralista, al punto da portarlo ad invitare tutti i proseliti a mettere mano al portafogli per ricompensare don Paolo Gariglio per il suo contributo alla sua campagna d'odio contro la comunità lgbt. Scrive: «Il modo migliore per sostenere concretamente don Paolo Gariglio dagli attacchi delle lobby LGBT per il solo fatto di sostenere l'ovvio ed il Magistero è acquistare tutti il suo libro».
La vera domanda dovrebbe chi difenderà i gay dagli attacchi di don Gariglio, soprattutto considerato come quella schifezza omofoba potrebbe essere finita anche nelle mani di un qualche adolescente gay che si sentirà rifiutato e condannato da parole tanto aberranti. Eppure Amato dice che quegli adolescenti non meritano alcun rispetto perché lui si crede superiore a loro ed esige che nessuno possa provare a difenderli o cercherà di fomentare nuovo odio a loro danno parlando di fantomatiche «lobby gay».
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