La diocesi di Trieste: «I mussulmani supportano il matrimonio egualitario per islamizzarci e imporci la poligamia»


Il settimanale della diocesi di Trieste, Vita Nuova, pare provare un odio verso i gay che è secondo solo al loro odio verso chi osa credere in un Dio diverso dal loro. Ed è così che dinnanzi alla notizia di come tutti i deputati mussulmani presenti nel parlamento tedesco abbiano votato a favore dell'introduzione del matrimonio egualitario, il settimanale diocesano si è lanciato in teorie tragicomiche.
Pubblicata una fotografia decontestualizzata di una donna con il burqa giusto per essere certi di poter suscitare disprezzo nelle parrocchiane, l'articolo tocca punte di inaudita omofobia con il loro sostenere che l'omosessualità debba essere ritenuto uno «stile di vita degli occidentali» e non un orientamento sessuale.
Il settimanale scrive: «Il rapporto sessuale viene considerato un peccato grave. In Arabia, Afghanistan, Algeria, Emirati Arabi un omosessuale rischia grosso. Come mai, se questo è l’orientamento generale del mondo islamico, i deputati islamici tedeschi hanno votato a favore dei matrimoni gay?».
Se c'è da domandarsi perché mai non abbiano elencato quei Paesi cristiani che perseguitano i gay (come quell'Uganda che voleva persino la pena di morte), partono le loro tesi:

Le interpretazioni possono essere di due tipi. La prima ritiene che, vivendo in Germania, anche gli islamici si siano adeguati alla nostra mentalità piuttosto libera e che quindi la religione islamica si sia secolarizzata, accettando il pluralismo degli stili di vita degli occidentali. È la tesi di chi sostiene che nel lungo periodo anche l’islam perderà la sua compattezza e il suo fondamentalismo e verrà conquistato dal libertarismo occidentale. In questo senso quei parlamentari sarebbero l’avamposto di questa trasformazione e ne attesterebbero la consistenza.

A quel punto si sconfina nel ridicolo, unendo anche una vergognosa promozione dell'odio contro le altre religioni. Secondo l'articolista, infatti:

La seconda interpretazione sostiene invece che hanno votato così per spianare la strada alla poligamia. Il matrimonio omosessuale senz’altro distrugge la famiglia eterosessuale monogamica, abitua a farne a meno ed invita ad accogliere tutte le forme di orientamento e pratica sessuali, anche al di fuori di quello schema naturale e tradizionale. La rottura di quel modello può quindi aprire la strada ad altri modelli ed infatti anche l’Unione delle comunità e delle organizzazioni islamiche in Italia (UCOII) chiede il riconoscimento della poligamia basandosi proprio sulla recente approvazione delle unioni civili tra persone dello stesso sesso.
L’Islam in occidente ha già ottenuto grandi vantaggi: cibi halal nelle scuole pubbliche, blocco di strade per la preghiera, burqa dappertutto, corti di giustizia parallele improntate alla sharia, preghiera trasmessa dai minareti e udibile tutt’intorno, processi per blasfemia nelle corti europee per coloro che criticano l’Islam. Con l’approvazione della poligamia si farebbe un decisivo passo in avanti nella trasformazione della cultura occidentale in una cultura islamica.

Insomma, possibile che quegli islamici vogliano ciò che la Chiesa Cattolica esige solo per sé stessa, tra strade bloccate per le loro preghiere contro i gay, processi per blasfemia contro chi osa sostenere che Gesù non odierebbe i gay o minacce verso chi osa proporre un'educazione al rispetto.
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