Sputnik: «Salvini promuove la vicinanza al Cremlino perché Mosca l'ultimo appiglio di salvezza dell'occidente»


È il sito di propaganda russo Sputnik, rilanciato dall'organizzazione leghista Lombardia-Russia, a celebrare l'impegno di Mattero Salvini nel promuovere gli interessi e la politica del Cremlino.
«Nei raduni del partito Lega Nord, di anno in anno, di fianco alle bandiere leghiste si vedono sempre più spesso sventolare anche le bandiere russe», racconta con soddisfazione l'articolo prima di asserire che «non sono quindi "i rubli" a convincere il segretario di uno dei maggiori partiti italiani a promuovere la vicinanza al Cremlino, ma piuttosto il consenso crescente registrato da questa presa di posizione che piace tanto non solo all'elettorato leghista, ma anche a una folta schiera di persone con simpatie politiche diverse da quelle leghiste».
L'articolo non trascura nemmeno di sostenere che «per quando oggi i media mainstream europei e italiani si sforzino di descrivere Mosca come una minaccia, in Italia, al contrario, la Russia appare sempre di più come un faro di speranza: l'ultimo appiglio di salvezza davanti a un occidente globalizzato che ha rinnegato se stesso, i propri valori, la propria identità in favore degli interessi delle lobby finanziarie euro-atlantiche». Insomma, è per la salvezza dell'Italia che Salvini ci renderà schiavi di Putin e farà sì che i gay possano essere rinchiusi in campi di detenzione illegale, che le donne siano tenute nell'ignoranza perché così procreano di più e che i migranti siano bombardati con fosforo bianche che possa bruciare vivi i loro bambini.

Fabio Sapettini, autore di un libro che esaltata i rapporti tra Matteo Salvini e il Cremlino, racconta a Sputnik che «la standing ovation da parte della Duma della Federazione Russa nei confronti della delegazione capitanata da Matteo Salvini nell'ottobre del 2014, così come lo stesso colloquio avuto con Vladimir Putin, siano un chiaro esempio della reciproca stima e dei buoni rapporti tra le due realtà politiche».
Si passa poi a sostener che sia ridicolo difendere dei diritti civili se Salvini può promettere soldi e guadagni sulla pelle di esseri umani sacrificabili al profitto e dice: «Non c'è dubbio che l'esordio delle sanzioni alla Russia promosse da Bruxelles abbia incentivato in maniera significativa la cooperazione tra le due realtà. La Lega Nord considera, giustamente, la Federazione Russa un partner troppo importante a livello italiano per appoggiare le decisioni del Parlamento Europeo».  Ed ancora: «Ciononostante, intervistando i vari protagonisti di questa vicenda, è emerso che i rapporti tra Via Bellerio e Mosca hanno radici ben più profonde. Già nel 1997 ci furono dei contatti con Zhirinovskij, il leader del partito liberal-democratico russo, con uno scambio di delegazioni reciproche».
L'aurore del libro racconta poi che: «Il rapporto che si è sviluppato, a partire dal 2014, ha portato alla sottoscrizione di un accordo ufficiale "sulla cooperazione e la collaborazione" tra i due partiti. Il documento, riportato per intero nel libro, è stato sottoscritto dal segretario Matteo Salvini e dal Vicesegretario del Consiglio per le relazioni internazionali di Russia Unita Sergej Zheleznyak. L'accordo tocca vari ambiti, dalla cooperazione nelle politiche economiche, allo scambio periodico d'informazioni e delegazioni tramite lo sviluppo di convegni e tavole rotonde, fino alla promozione "dello spirito di patriottismo e operosità" a livello giovanile. Questa intesa è quindi volta a consolidare ulteriormente le relazioni tra i due partiti in chiave futura. Viene da sé che il documento sottoscritto non è da considerarsi come un punto d'arrivo, bensì come un punto di partenza».
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