Filippo Savarese annuncia le tappe dell'autobus di promozione tranbsofobica di Arsuaga


È nel suo triplice ruolo di portavoce della Manif pour tous, portavoice di CitizenGo e dipendente al soldo di Ignacio Arsuaga che l'integralista Filippo Sarvarese ha annunciato le tappe dell'autobus con cui cercherà di promuovere odio contro le persone transessuali. Il messaggio veicolato si basa sul suo sostenere che, in virtù del suo essersi auto-proclamato rappresentante dei pregiudizi, lui esigerà che i bambini siano obbligati ad andare a letto con una donna e che le bambine si facciano ingravidare quale unico scopo della loro vita. Allo stesso tempo, chiederà che si dica alle bambine che non possono fare il pompiere dato che quello sarebbe un "lavoro da uomini" mentre ai bambini racconterà che non dovranno dare una mano a pulire casa dato che quella è una "cosa da femmine".
Nel secondo stato europeo per numero di omicidi di persone transessuali e in una nazione in cui continuano a registrarsi stupori spesso dettati dal sessismo di chi sostiene che il ruolo della donna sia quello del giocattolo sessuale, a promuovere un imbarbarimento della società ci penserà lui. Filippo Savarese. L'uomo che crede vorrebbe elevare le sue scopate ad atto dal valore giuridico.
Ed è così che il suo messaggio d'odio farà tappa a Milano il 25 settembre, a Brescia il 26 settembre, a Firenze il 24 settembre, a Bologna il 27 settembre, a Roma il 30 settembre, a Napoli il 29 settembre e a Bari il 28 settembre.
A corredo di tale atto, le organizzazioni dirette da Savarsese hanno riempito le vie di Roma con vergognosi manifesti in cui si sostiene che il riconoscimento dell'identità dei bambini debba essere considerata una "violenza di genere" dato che è per il loro bene che bisognerebbe dire loro che potranno essere accettati solo se conformi alla volontà di chi promuove stigma e violenza contro ogni diversità.
In altri stati europei, iniziative similari organizzate dai gruppi di Arsuaga sono state vietate per la loro violenza e per la pericolosità di una simile legittimazione dell'odio. Immancabilmente, dinnanzi a ogni contestazione, l'integralismo ha puntualmente reagito sostenendo che gente cattiva non permette loro di esprimere la loro "opinione" riguardo al fatto che gli altri non dovrebbero poter esistere. Insomma, siamo dinnanzi a chi provoca per poi piagnucolare se qualcuno osa protestare.
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