Gianfranco Amato si improvvisa catechista alla festa della Madonna incoronata a Monteleone di Puglia


È sulle pagine di Foggia Today che troviamo la seguente notizia:

Dal 26 al 30 ottobre la madre di Dio Incoronata sarà "pellegrina" a Monteleone di Puglia per un’intensa settimana di evangelizzazione interregionale con i fedeli provenienti dal Subappennino dauno meridionale e dalle valli dell’Ufita e dal Cervaro. L’importante evento religioso è stato organizzato dal parroco della Parrocchia San Giovanni Battista don Guglielmo Fichera. Saranno migliaia i pellegrini che potranno ammirare insieme alle autorità invitate e convenute, ai componenti dei circoli culturali e artistici, alle comunità pastorali, ai movimenti religiosi, agli ammalati, ai rappresentanti delle associazioni, agli anziani, agli alunni e al personale docente delle scuole di ogni ordine e grado, la statua mariana posta nella chiesa principale della cittadina pugliese, per una 5 giorni di preghiera, di riflessione, di devozione, di spiritualità, per rinnovare il mistero di Dio attraverso Maria e per rialimentare la fede.

Se non è chiaro perché mai in uno stato laico il «personale docente delle scuole di ogni ordine e grado» dovrebbe presenziare ad un rito religioso simile, è nel programma della manifestazione che si fa una strana scoperta: sabato 28 ottobre, tra la celebrazione del rosario e la messa cantata, è dalle 16 alle 18 che Gianfranco Amato gestirà una "catechesi" dal titolo "Educazione dei figli e parola di Dio".
Pare difficile comprendere perché mai quel tema sia stato affidato ad un avvocato che si propone come segretario nazionale di un partito politico e non a qualche personaggio che potesse avere una qualche competenza sull'argomento. Eppure, considerando la frequenza con cui il leader integralista cerca di rivendersi durante vari eventi religiosi di massa, pare plausibile pensare che si tratti di uno stratagemma per sfruttare le religione a scopo prettamente politico al fine di cercare di sostenere che sia Dio ad esigere che si voti Adinolfi e le sue politiche xenofobe e omofobe.
1 commento