#HoQualcosaDaDirvi. La campagna di Arcigay e della Chiesa Valdese in occasione del Coming Out Day


Sette video per raccontare il giorno del proprio coming out e l'invito a fare altrettanto. In più, una campagna di tremila manifesti in 28 città italiane: torna anche quest'anno in occasione del Coming out Day, l'11 ottobre, la campagna promossa dalla Rete Giovani di Arcigay dal titolo #HoQualcosaDaDirvi.
Attraverso l'affissione di manifesti e la distribuzione di cartoline, si intende promuovere il coming out come gesto che può restituire dignità e felicità nella vita di chi spesso è stato costretto a mentire su sé stessi per paura dell'odio omotransofobico promosso da personaggi sin troppo noti. Ed è proprio contro il danno inferto alle vite delle persone da quei fondamentalisti che nel 1988 si decide di dar vita ad una ricorrenza internazionale che potesse essere celebrata l'11 ottobre do ogni anno.
La campagna promuove la semplice idea che tutte le identità meritano di potersi affermare ed hanno diritto alla felicità, e il momento del Coming out, tanto intimo quanto rivelatore, sarà davvero un passaggio dalla paura alla serenità, dalla finzione alla trasparenza.
«La nostra campagna -spiega Shamar Droghetti, coordinatore della Rete Giovani di Arcigay- quest'anno ha visto la partecipazione di una ventina di volontari e volontarie di Arcigay Torino, che oltre ad essersi spesi in scatti fotografici, si sono messi in gioco per la realizzazione di una serie di video dove parlano del proprio coming out. Tanti video diversi per raccontare tante storie diverse. L'invito è quello a fare altrettanto: chiunque abbia voglia di celebrare il Coming Out Day può girare un video da pubblicare sui social, con l’hashtag #HoQualcosaDaDirvi, per raccontare la propria esperienza, per immaginare come vorrebbe che fosse, o addirittura per fare il proprio coming out».
Inoltre, Arcigay ha predisposto l'affissione di tremila manifesti nelle città di Torino, Verbania, Cuneo, Varese, Pavia, Vicenza, Trento, Ravenna, Cervia, Faenza, Pisa, Siena, Arezzo, Latina, Caserta, Salerno, Torre Annunziata, Napoli, Verona, Bologna, Barletta, Andria, Trani, Lecce, Potenza, Pesaro, Chieti, Pescara. «Vogliamo portare il nostro sostegno a tutte le persone lgbt che nei piccoli o grandi centri del nostro Paese a volte non trovano la forza o il coraggio di fare coming out», commenta Gabriele Piazzoni, segretario nazionale di Arcigay. «A quelle persone diciamo che la visibilità è la prima conquista e che l'invisibilità è un effetto più o meno consapevole della vergogna che il nostro mondo, in cui l'eterosessualità si dà per scontata, inietta nelle persone che eterosessuali non sono. Il coming out è una liberazione e per molti e molte che oggi lo guardano a posteriori, è un ricordo straordinario, una rinascita che vale la pena raccontare. Per questo la celebriamo e invitiamo tutti e tutte e a fare altrettanto».

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