In uscita il documentario autobiografico di George Michael: «Solo sperimentando l'amore è facile essere orgogliosi di quello che sei»


«Con Anselmo è stata la prima volta in cui ho amato realmente qualcuno in modo disinteressato, mi è bastato vederlo per capire subito che era cambiato tutto. È molto difficile essere orgogliosi della propria sessualità quando non ti porta alcuna gioia, ma una volta che è associata alla gioia e all'amore, è facile essere orgogliosi di quello che sei. La prima volta che credi davvero che qualcuno ti ami, è un momento meraviglioso e sono stati sei mesi meravigliosi». È quanto racconta George Michael in "Freedom", un documentario inedito a cui la popstar stava lavorando nei giorni che precedettero la sua improvvisa scomparsa. Il video verrà trasmesso il prossimo 16 ottobre da Channel 4 nel regno Unito e 21 ottobre da SkyArte in Italia.
Il tema principale sarà la sua storia con Anselmo Feleppa, incontrato in Brasile nel 1991 mentre la popstar si esibiva al Rock in Rio Festival. Fu lui ad aiutarlo ad accettare la sua omosessualità e fu lui ad essergli strappato dall'Aids nel 1993. Una scomparsa che segnò profondamente George, sentitosi «preso di mira da Dio» perché nell'arco di pochi anni si vide sottratto l'amore della sua vita e la sia adorata mamma.
Nei 90 minuti del film, George racconta di come Anselmo abbia iniziato a sentirsi male ed abbia deciso di sottoporsi al test per l'HIV: «Ricordo che ho guardato verso il cielo e ho urlato "non osare farmi questo!". Ero terrorizzato all'idea di perderlo, era il mio salvatore e mi aveva cambiato la vita. Ero al pranzo di Natale a casa mia in Inghilterra, con tutta la mia famiglia riunita, in attesa di sapere se il mio compagno, di cui nessuno dei presenti sapeva nulla, fosse malato terminale e quindi se lo fossi potenzialmente anche io. Quando me lo ha confessato ero devastato e l'ho presa molto, molto male». Anselmo morì nel marzo del 1993 a causa di un'emorragia cerebrale ed per lui che Michael scrisse "Jesus to a Child".
«Spero che le persone pensino a me come a qualcuno che aveva una sua integrità e che mi ricordino così, ma è molto improbabile. Penso sia stata tutta una perdita di tempo e di energie», afferma laconicamente il cantante nelle scene finali.
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