Omofobia, sessismo, machismo spopolano contro il bacio tra Belén e Ilary Blasi


L'integralista Mario Adinolfi sostiene che Marco Predolin sia il modello maschile a cui bisognerebbe indottrinare i bambini nelle scuole: è di pelle bianca, sedicente cristiano e bestemmia la Madonna mentre si scervella per trovare un modo di palpare la vagina di una collega approfittando di un gioco. E se perlomeno Adinolfi fa soldi dicendo quelle stronzate che finiranno con l'esporre al rischio di sessismo le sue stesse figlie (chissà, magari qualcuno le fotograferà chine ai suoi piedi così come lui fa con la sua seconda moglie), grave è che qualcuno sposi quell'ideologia dell'incivilità per mero diletto.
La denuncia è del segretario nazionale di GayLib, il quale commenta basito sui toni dei commenti apparsi sulle pagine social ufficiali di testate importanti come il Corriere dello Sport, Leggo e FanPage sotto la notizia del bacio tra Belen e Ilary Blasi nel corso della puntata andata in onda lunedì sera del Grande Fratello Vip.
Senza mezze parole, parla di «omofobia, sessismo, machismo un concentrato vergognoso di volgarità e cattiverie gratuite che disonorano il nostro Paese e speriamo non rappresentino davvero il pensiero dell'italiano medio». Il vicepresidente di GayLib, Luca Maggioni, auspica invece che «i direttori delle testate, autorevoli giornalisti vittime anche loro di tanta inciviltà, senza cadere ovviamente nella censura vogliano aiutarci a porre un freno a queste parole di odio gratuito verso una innocente e simpatica rappresentazione dell'omoaffettività tra due donne, cosa peraltro andata in scena recentemente senza alcuno scandalo nelle versioni inglesi e americane programmi tv simili«.
«La battaglia per i diritti civili della comunità lgbt e contro la violenza anche verbale dell'omofobia -concludono da GayLib- non può prescindere da una attenta collaborazione di stampa, televisione e social network, oggi più che mai questi ultimi veicolo di ogni messaggio nel bene e purtroppo spesso anche nel male di cui le fasce più deboli restano costantemente vittime. Qualcosa non più tollerabile da prevenire o sanzionare, nel 2017, in ogni modo possibile».

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