Quelli che continuano a pregare per Charlie ma tacciono dinnanzi a chi ammazza i figli nel nome di Dio


Charlie Gard è morto da tempo, ma il suo corpo viene tutt'oggi abusato dai gruppi integralisti, tutti concordi nel sostenere che la sua vana agonia dovesse essere prolungata mediante accanimento terapeutico. Su Facebook c'è chi organizza i suoi mesiversari, c'è chi pubblica ossessivamente le sue fotografie, chi gioisce nel vedere come i suoi genitori gli avessero messo nelle mani la "medaglia miracolosa" della Madonna. Ma, ovviamente, non manca chi lo cita come "argomentazione" valida a giustificare ogni politica xenofoba o anti-europea, così come il partito di Adinolfi non ha perso l'occasione di arruolarlo a forza tra i propri miliziani intitolando a lui un circolo politico impegnato nella promozione di ideologie che nessuno può dire se sarebbero mai piaciute al piccolo (ma, si sa, agli adinolfiniani piace molto inculcare parole mai pronunciate nella bocca di chi non può parlare).
Eppure, quelle stesse persone che pregano contro la dignità di Charlie o che vorrebbero vietare l'aborto legale in modo da offrire nuovi giri d'affari alla malavita, paiono le stesse che non hanno ritenuto di doversi indignare in ugual maniera dinnanzi a chi uccide i propri figli nel nome di Dio. Chissà, forse per chi va in giro a sostenere che Dio la pensi esattamente come Adinolfi, sarebbe assai rischioso dover ammettere che non tutti ciò che viene attribuito alla Dio volontà possa realmente essere considerata tale.

Fatto sta che dagli Stati Uniti giunge la drammatica storia di Rachel Joy Piland e Joshua Barry Piland, due sposini cristiani di 20 e 35 anni che lo scorso 6 febbraio partorinono in casa una bambina. La piccola manifestò sin da subito dei sintomi che allarmarono la levatrice. I dottori individuarono problemi con l'ittero, ma i genitori della piccola si rifiutarono di fornirle cure mediche sostenendo che «Dio non commette errori. Sarà quello che dovrà essere».
La piccola è stata tenuta a casa anche dopo che ha iniziato a vomitare sangue, con i suoi genitori che preferirono pregare piuttosto che rivolgersi a quei medici che le avrebbero potuto facilmente salvare la vita. Dopo giorni di agonia la bimba è morta, prima dell'irruzione della polizia a seguito della denuncia sporta dal fratello della levatrice.

E se alcuni sedicenti cristiani amano liquidare i grande dubbi filosofici sostenendo che i progetti di Dio siano imperscrutabili, curioso è come poi siano tutti pronti a dirsi certi di quali sia il volere di Dio. Si spergiura che Dio non voglia i gay, che non voglia i migranti e che non voglia cure mediche per i propri figli. Insomma, pare che ci sia chi sostiene che Dio vorrebbe molte come, ma nei fatti non è difficile constatare che spesso si sia dinnanzi a mero fanatismo e non certo un volere divino.
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