BuzzFeedsmaschera il network ultracattolico italiano che spacciava bufale nazionaliste, xenofobe e omofobe


Un'impresa famigliare di Roma guadagnava ingenti somme dagli oltre 175 siti da cui venivano rilanciare bufale nazionaliste, xenofobe e omofobe attraverso una fitta rete di pagine Facebook. Il tutto non senza ramificazioni politiche e partitiche a favore della Lega Nord di Matteo Salvini.
A scoprire la truffa culturale non è stata certo la polizia postale, ma il sito statunitense BuzzFeed. La loro inchiesta documenta come tutta quella retorica nazionalista, i vari contenuti anti-immigrati e la disinformazione politica venisse immessa sul web dall'imprenditore romano Giancarlo Colono. La sua azienda, denominata Web365, controlla quasi duecento siti di "informazione" che trattavano tematiche inerenti a cronaca, politica, salute, gioco d'azzardo e animali domestici e gossip.

Intrecciando varie banche dati, BuzzFeed osserva come negli ultimi 12 mesi i loro due siti principali (DirettaNews e iNews24) fossero riusciti ad ottenere su Facebook risultati paragonabili a quelli del Corriere della Sera e superiori a quelli de La Stampa. Non male per una piccola società a conduzione familiare che impiega solo sei dipendenti:



Per raggiungere quegli obiettivi, i siti facevano molta attenzione a rilanciare solo notizie "virali", con una particolare attenzione per il macabro e un'ossessiva attenzione agli incidenti stradali.
Ma se fin qui si è nel lecito (immorale ma lecito), più opinabile è come si catturassero facili click con titoli come: "Immigrati e malattie: l'unione che tutti nascondono", "Roma, i marocchini buttano giù una porta e occupano. La polizia non fa nulla" oppure "Il caso Weinstein, l'imam: Se indossano un velo non saranno molestate".
Quei contenuti venivano poi riportati su gruppi di estrema destra e nazionalisti su Facebook, raccogliendo i click di persone che erano disposte a tutto pur di veder legittimato il loro razzismo. Lo straniero era ossessivamente descritto come un nemico, una minaccia da sterminare per difendere i sacri confini dell'italica patria.


I legami con "La Luce di Maria"

L'analisi di BuzzFeed sottolinea anche stretti legami tra l'attività social di Colono e l'associazione ultra-cattolica La Luce di Maria. Si tratta di un gruppo con circa 1,5 milioni di seguaci su Facebook che si occupa di dispensare perle di bigottismo, come il loro sostenere che «la masturbazione è frutto di un disturbo mentale o della personalità» o che Halloween sia una festa satanica pericolosa per «i nostri piccoli cristiani». È anche un gruppo che vanta collegamenti con Forza Nuova o con realtà omofobe come Provita Onlus e Gianfranco Amato.
Quotidianamente pubblica preghiere, consigli non scientifici sulla salute e suggerimenti per combattere incantesimi malevoli e il diavolo. C'è pure una sezione dedicata alle presunte apparizioni della Vergine Maria a Medjugorje e fantomatiche "prove" sul fatto che Pokémon Go sia stato inventato da Satana. Il tutto inserito in pagine stracolme di pubblicità.
DirettaNews ha ripubblicato varie storie riprese da quella pagina, tra cui un'analisi volta a sostenere che l'aborto potrebbe essere un rituale satanico o le foto di presunte apparizioni divine.
Rilanciano un articolo sul solito comizio di disinformazione omofoba curato da Gianfranco Amato in cui il leader integralista raccontava che la «dittatura gender» sarebbe «uno dei tornanti più pericolosi della storia democratica», DirettaNews aggiungeva di proprio pugno: «Non tutti si rendono contro di cosa stiano progettando». Evidente è che sembri molto facile cercare di fomentare isterie e paure in persone pronte a credere che Satana abbia inventato i Pokemon.

Esistono molte connessioni tra La Luce di Maria e vari membri della famiglia Colono. Le timeline mostrano la costante ripubblicazione delle notizie provenienti dall'organizzazione ultra-cattolica, così lo stesso Colono ha raccontato a BuzzFeed che lui e suo fratello Davide sono membri attivi del La Luce di Maria. L'imprenditore dice che il loro coinvolgimento sarebbe limitato solo alla gestione del suo marketing online (peraltro l'attività Internet sembra l'unica realtà di quel gruppo) mentre il gruppo avrebbe sostenuto che non esista «alcun rapporto ufficiale» con i fratelli. Caso vuole che un "Davide" che un "Giancarlo" (senza alcun cognome) vengano indicati nella pagina "scrivono per noi" dell'associazione.
BuzzFeed parla anche un video pubblicato da Davide Colono nel giugno dello scorso anno, nel quale si vedeva un sacerdote pronto ad elogiara la pagina Facebook de La Luce di Maria. Ora le immagini non risultano più raggiungibili dato che il video linkato dall'inchiesta risulta essere stato rimosso (a malapena si può recuperare un thumbnail in bassa risoluzione dalla cache di Google).
Non solo, a distanza un'ora e 20 minuti l'uno dall'altro, sia i fratelli Colono che La Luce di Maria hanno inviato un'email a BuzzFeed per sostenere che le loro dichiarazioni fossero da intendersi come «private» e «non pubblicabili».

Fino a settimana scorsa il dominio del sito de La Luce di Maria risultava registrato da un tal Roberto Granieri. Non appena BuzzFeed ha chiesto informazioni su Granieri, il gruppo ha modificato i dettagli della registrazione ed ha risposto all'email dicendo che Granieri non fa più parte dell'associazione.
Un account Facebook con lo stesso nome era uno dei quattro amministratori di un gruppo chiuso di direttamente collegato all'account principale di iNews24 chiamato "Prima gli italiani". Il gruppo ha finora ammesso quasi 27.000 membri. L'account principale di iNews24 era uno degli amministratori del gruppo e alcuni membri della famiglia Colono, incluso Davide, ne erano membri sino alla scorsa settimana.

L'account di Granieri risulta legato a numerosi gruppi razzisti e nazionalisti. Esprime simpatia per l'RSI di Mussolini, per Putin e per Matteo Salvini. Ovviamente vuole negare la cittadinanza ai bambini con genitori stranieri e esprime profondo odio per le persone di religione islamica.
L'account ha pubblicato in modo assiduo i contenuto di iNews24 nei gruppi di estrema destra ed ha anche pubblicato immagini delle manifestazioni di CasaPound.
Immancabile è stato il suo appoggio al Family Day di Gandolfini, con immagini in cui si cercava di sostenere che fosse il Papa a volere la partecipazione dei fedeli e messaggi in cui si sosteneva che sia Dio a non volere i gay.

Forse non abituato al clima di propaganda e al proverbiale vittimismo degli integralisti che si respira in Italia, il sito statunitense pare stupirsi di come Inews24 attaccasse Facebook per aver chiuso una delle sua innumerevoli pagine che diffondeva bufale xenofobe. Un esempio tra tutti: la notizia di un migrante che avrebbe attaccato un'infermiera in un ospedale italiano. Ma ella realtà de fatti era un po' diversa: non solo l'incidente descritto non ha coinvolto alcun migrante dato che il responsabile era un paziente ubriaco, ma i fatti erano capitati in Russia un mese prima.
Eppure, mediante bufale e strumentalizzazione, è ricalcando gli slogan della Lega Nord che proponevano le loro notizie contro "la grande invasione" o contro qualunque politica parlasse di rispetto:



DirettaNews

DirettaNews è il sito di notizie più popolare fra quelli associati a Web365. Quasi l'85% delle visite registrate dal sito provengono dai social. Ad esempio un articolo intitolato "Incredibile, 10 minuti e il tumore scompare" ha generato più di 250.000 reazioni su Facebook.
Come più volte denunciato dal Butac, DirettaNews vive sull'aggiunta di sensazionalismo non comprovato al suo contenuto. Ad esempio, nel dicembre 2016 sostenne che un vaccino fosse stato ritirato per aver causato tre morti in 48 ore. La realtà è che la storia si riferiva a fatti accaduti anni prima, ed anche allora venne appurato che le morti non erano correlate.
Anche DirettaNews si occupa di rilanciare le richieste politiche de La Luce di Maria, come la campagna di disinformazione contro la legge per il contrasto all'omofobia o contro il riconoscimento delle unioni civili. Nel triangolo precedentemente descritto, capita anche il sito si occupasse di diffondere gli spot elettorali di Salvini per poi essere rilanciato da La Luce di Maria quale una lode "cristiana" alle politiche della Lega Nord.


NextMediaWeb

I siti della Web365 risultano sviluppati da una società denominata NextMediaWeb, presumibilmente di proprietà della famiglia Colono. Davide Colono risulta un dipendente dell'agenzia.
DirettaNews era inserita fra i progetti dell'agenzia, anche se la pagina è stata frettolosamente oscurata non appena ricevuta una richiesta di contatti da parte di BuzzFeed.
DirettaNews condivide un ID Google Analytics con La Luce di Maria, insieme a decine di altri domini che hanno connessioni con le due società. Pare anche che molti di quei siti hanno (o hanno avuto) lo stesso ID di Google AdSense, il che significa che le entrate pubblicitarie finivano sul medesimo conto. La società possiede anche il dominio della versione spagnola del sito web de La Luce di Maria.
I fratelli Colono sostengono che Web365 e NextMediaWeb siano società completamente separate legalmente e in termini di operazioni, asserendo anche che qualsiasi sovrapposizione tra i siti web, i domini e gli ID di Google fossero «dovute a circostanze passate».

Ora che BuzzNews ha svolto le indagini, bisognerà vedere se la polizia postale non riterrà di citofonare a qualche porta per chiedere spiegazioni delle attività svolte a danno delle minoranze dal quel nework. I siti del gruppo risultano ancora tutti attivi, mentre Facebook è già intervenuto per chiudere le loro pagine.
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