Costanza Miriano si dice «annoiata» dinnanzi al «conformismo» di chi non odia i gay


I proseliti di Costanza Miriano si augurano che Repubblica possa chiudere. Se non stupisce come tale gente possa preferire chi dispensa giustificazioni all'odio come i quotidiani xenofobi e razzisti per cui lavora la loro leader, tra i commenti lascia sbigottiti come la donna si scagli contro un'immagine della nuova campagna promozionale di Repubblica. Dopo la sfuriata con cui la Miriano ha aggredito la donna che fa l'arbitro al posto di starsene a casa a fare figli, ecco che dinnanzi all'immagine di due soldati scrive: «Il nuovo conformismo. Che noia».
Esatto, è annoiata dall'idea che due uomini possano amarsi al posto di ammazzarsi a vicenda. Prassi che peraltro lei sostiene tronfia di aver insegnato ai suoi figli maschi per assicurarsi potessero crescere trasudanti di aggressività grazie all'uso delle armi e ai combattimenti di boxe a cui li portava.
Difficile è non storcere il naso dinnanzi ad una fondamentalista che parla di «noia», nonostante non paia cero annoiata da aver dedicato gli ultimi anni della sua vita ad una pestilenziale crociata di promozione del pregiudizio contro l'amore altrui. E se forse lei godrà nel vedere degli uomini che si ammazzano con fucili e bombe, grave è come cerchi di spacciare l'idea che il vero anticonformismo sarebbe l'odio. lei esige che la sua gente ritenga possibile odiare delle persone perché esistono o che i suoi proseliti abbiano il dovere di volteggiare rosari come se fossero armi utili a limitare la vita altrui.
E dinnanzi ad una fondamentalista per cui l'unica ragione di vita è l'odio verso le minoranze e il vanto di essersi fatta ingravidare, la noia pare regnare verso il conformismo di una donna che pretende di essere sottomessa al maschio solo perché così facevano le femmine nel medioevo.
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