Fiore, il neofascismo e il giro di affari basati sui sacri vincoli dell’omofobia e del razzismo


È sui sacri vincoli dell'omofobia, del razzismo e dell'antisemitismo che si basa un lucroso giro di affari che tiene insieme neofascisti, lefebvriani, negazionisti e soprattutto charities. È quanto emerge dalla nuova inchiesta pubblicata fa Playing the gender card. Il focus è il Regno Unito, la nazione in cui risiede Pistilli e dove ha vissuto la sua latitanza Roberto Fiore, ma anche terra in cui fondatori della International Third Position hanno da sempre profondi legami con la Fraternità Sacerdotale di San Pio X.

Il racconto parte il 5 settembre 2016, quando a Bruxelles troviamo Alain Escada, Stefano Pistilli e François-Xavier Peron intenti a costituire un partito europeo denominato Coalition pour la Vie et la Famille (CVF). Escada, legata ai nazionalisti francesi e alla Alliance for Peace and Freedom ne sarà il presidente, Pistilli il segretario generale e Peron il tesoriere.
L'anno precedente Stefano Pistilli firmò l’atto di costituzione di una charity inglese chiamata Trust of St Mark the Evangelist, nella quale confluirono anche Maria Beatriz Fiore Burgos e Gareth Hurley. La prima è figlia di Esmeralda Burgos Otamendi e Roberto Fiore (il segretario nazionale di Forza Nuova e presidente di Alliance for Peace and Freedom) ed è socia, insieme alla sorella Carmen, della Rapida Vis SRL, l’azienda di poste private che distribuiva il giornale Notizie Provita. Gareth Hurley è un vecchio amico di Roberto Fiore e direttore di un giornale specializzato sulla musica suprematista bianca mentre Fedele è parte della Fraternità Sacerdotale di San Pio X (FSSPX).
Il busness delle charity iniziò per Gareth  nel 1994, quando fondò insieme a Roberto Fiore la Saint George Educational Trust (SGET). Tra gli aderenti c'erano anche Roberto Fiore, il neonazista Colin Todd e il prete lefebvriano Michael Crowdy. Esmeralda Burgos fece da testimone per l’atto costitutivo. Da alcuni anni, la SGET possiede un sito collegato alle varie realtà vicine ai movimenti e ai partiti neofascisti di matrice cattolico-integralista (su tutti Civitas, Forza Nuova e l’ex-forzanovista Christus Rex di Verona). Lo scopo è quello di rilanciare notizie, personaggi, associazioni e iniziative che guardano politicamente all’estrema destra e religiosamente al nucleo “resistente” nato in seno alla Fraternità Sacerdotale di San Pio X con il fine di opporsi tanto alla guida di Bernard Fellay quanto al dialogo tra dirigenti lefebvriani e Vaticano.
Nel 2012, dopo l’espulsione del vescovo negazionista e antisemita Richard Williamson dalla FSSPX, Fishwick sembra sia stato tra i primi a gestire il sito della St Marcel Initiative. Nello stesso anno, secondo il giornale antifascista inglese Searchlight, Fishwick avrebbe anche fondato con l’amico Alun Rowland (vecchio membro della ITP ed ex trustee della SGET) una newsletter che aveva il compito di reclutare i “ribelli” lefebvriani e fare “guerriglia” alle supposte derive “moderniste” e “liberali” di Bernard Fellay, il superiore generale della FSSPX. Williamson viene indicato come il degno erede di Marcel Lefebvre  in virtù della sua posizione politica e religiosa contraria a ogni apertura verso il “modernismo” e, per converso, favorevole a una “tradizione” aggettivabile come fascista.
Tra gli altri riferimenti di questo gruppo vi è Paul Morgan, ordinato prete da Lefebvre nel 1988 e indicato da Toni Brandi (presidente di ProVita Onlus) querle l'uomo che lo convinse a "convertirsi" al cristianesimo nel 1991.Difese Roberto Fiore dalle accuse del giornale scozzese Catholic Truth  e nell’agosto del 2017, in rottura con Fellay, ha definitivamente abbandonato la FSSPX per rifugiarsi a nord di Lione tra i cappuccini lefebvriani di Morgon. Morgan è amico storico di Fishwick, tanto da averlo piazzato alla guida della casa editrice Carmel Books nel 2010.

Dal 2015 la casa editrice divenne una succursale economica della SGET e cominciò a vendere libri politici in linea con la vecchia ITP, a partire da quelli di Belloc e Chesterton sul distributismo.
Nel 2016 iniziò la promozione di un nuovo testo definito “anti-marxista” e “contro l’ideologia gender”, dal titolo The Attack on the Family and the European Response. Si tratta del primo libro edito dallo stesso partito fondato e presieduto da Fiore. Nelle schede promozionali del volume, asserivano che lo scopo del libro sarebbe quello di &«sottolineare e attaccare l’assurdo piano architettato da una piccola ma potente lobby che ha come obiettivo traghettare la nostra civiltà verso atti inumani e di auto distruzione».
La versione in italiano viene promossa e venduta dalla rivista forzanovista Ordine Futuro attraverso il suo negozio virtuale. Interessante è osservare come si trattasse di una pubblicazione originariamente curata da Provita Onlus, il cui portavoce è Alessandro Fiore (figlio di Roberto Fiore).
La versione inglese viene promossa anche sulla pagina Facebook della Coalition pour la Vie et la Famille, il partito di Alain Escada e Stefano Pistilli.

L'inchiesta conclude così che si rintraccia un filo nero che congiunge l’Italia al Regno Unito e la Saint George Educational Trust alla Trust of St Mark the Evangelist. Un filo che intreccia la vecchia International Third Position al nucleo “resistente” della FSSPX e a una casa editrice lefebvriana, la Carmel Books. Questa rete nera trova il suo centro in Forza Nuova e in Roberto Fiore, diramandosi anche intorno al partito europeo Alliance for Peace and Freedom, a Provita Onlus e ad alcune attività economiche. Si tratta di una rete che evolve con il tempo, fino ad arrivare a Coalition pour la Vie et la Famille.

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