Gli appuntamenti di Milano in occasione della Giornata mondiale per la lotta contro l’Aids


Le scoperte scientifiche degli ultimi anni hanno indotto le associazioni impegnate da tempo nella lotta contro l’AIDS a modificare le proprie strategie nell'ambito della prevenzione delle nuove infezioni da HIV.
Il Gruppo Salute di Arcigay Milano si misura da anni con una realtà che vede la Lombardia e Milano, sempre in testa alle classifiche italiane per numero di nuove infezioni, in un contesto dove si concentra la maggiore comunità MSM (maschi che fanno sesso con maschi) del paese. I dati diffusi dal Sistema Sanitario Nazionale parlano di circa 4000 nuove infezioni nell’ultimo anno- di cui il 24% In Lombardia - in particolare fra i giovani e i giovanissimi. Si stima, infatti, che in Lombardia vivono oltre 26.000 sieropositivi e nella sola città di Milano si contano più di 430 casi di nuove infezioni ogni anno (circa il 12% del totale nazionale).
Se la curva delle infezioni tra la popolazione generale sta subendo una lieve flessione, all’interno della comunità MSM è costante se non in lieve aumento.

Le cifre sin qui illustrate si riferiscono ai soli casi diagnosticati; rimangono pertanto escluse dal conteggio tutte quelle persone che non sanno di aver contratto il virus e non si sono quindi tempestivamente sottoposte alle opportune cure farmacologiche. L’assenza di una adeguata terapia rende queste persone particolarmente infettive all’interno della comunità in cui vivono, tanto da costituire la quasi esclusiva fonte di nuovi contagi.

Al fine di invertire questa tendenza è necessario operare un radicale mutamento della strategia complessiva di contrasto alle nuove infezioni da HIV, puntando in particolar modo su un'azione concertata su tre fronti:

  • la diffusione della cultura dello screening (soprattutto nella forma del TEST rapido);
  • l’adozione della PrEP (profilassi pre-esposizione) o il ricorso tempestivo alla PEP (profilassi post-esposizione);
  • un accesso tempestivo alle cure che consenta un calo verticale della viremia delle persone HIV+ (TASP).

L'adozione di questa strategia combinata ha portato nel Regno Unito un calo del 40% di nuove infezioni. Sono traguardi raggiungibili anche per Milano.

Questa azione, calata nella realtà milanese, potrà avere successo solo se vi sarà uno sforzo congiunto di tutte le realtà cittadine: le Associazioni di lotta all’HIV –LILA, ASA, ANLAIDS, NPS e ARCIGAY MILANO– che da anni, in solitudine, portano avanti le loro attività sul territorio, ma anche ed in primo luogo le istituzioni cittadine e regionali, che devono diventare nostri partner ed alleati, e infine anche le istituzioni culturali, che possono svolgere un ruolo chiave nella diffusione di una cultura della consapevolezza e della responsabilità.
La sottoscrizione in questi giorni da parte del Sindaco Sala del protocollo 90-90-90 (90% delle persone sieropositive testate, 90% in terapia, 90% a carica virale azzerata) ci fa sperare che anche a Milano si sia finalmente intrapresa la giusta direzione: la realizzazione di un sistema diffuso e capillare di strutture che garantiscano la somministrazione di attività di screening per le MTS, di informazione e assistenza in modo semplice, gratuito e riservato.

Per il prossimo anno stiamo lavorando – insieme alle altre associazioni attive nella lotta alla HIV – ad alcuni progetti che vanno nella direzione indicata: l’apertura anche a Milano di un Checkpoint che diventi una casa della salute per migliaia di soggetti MSM e non, gestito direttamente dalla comunità secondo le linee guida del servizio community-based ma finanziato dalle strutture pubbliche. Inoltre, il gruppo Salute punta per quest’anno a raddoppiare il numero di test HIV somministrati in occasione dei propri appuntamenti settimanali e di eventi come la pride week, passando dai 500 di quest’anno ai 1.000 del 2018.
Auspichiamo inoltre che anche la Regione faccia, infine, la sua parte ricomprendendo tra le proprie priorità la salute delle persone MSM e di tutte le categorie più esposte. Occorre che i Centri MTS vengano rifinanziati per facilitare l’accesso alle diagnosi ed alle cure. I Centri MTS, in una grande città come Milano sulla quale insiste anche la maggior parte della popolazione della provincia, sono il baluardo più efficace contro il propagarsi di infezioni di MTS.

Di questo e di altre strategie parleremo nei due appuntamenti che Arcigay Milano ha organizzato in occasione della Giornata Mondiale della lotta all’AIDS – 30 novembre presso l’Ospedale San Paolo e 1 dicembre presso Microsoft House –che vedono come ospite d’eccezione la dott.sa Melanie Thompson fondatrice dell’ARCA (AIDS Research Consortium of Atlanta), una delle prime istituzioni sanitarie che hanno messo in stretta collaborazione il personale sanitario con i malati di HIV/AIDS per sviluppare nuove strategie di cura a misura di paziente (community-based). L’evento del primo dicembre vedrà anche la partecipazione di Elio De Capitani e Ferdinando Bruni del Teatro dell’Elfo, che parleranno di come anche un’importante istituzione culturale può contribuire a sensibilizzare la società su una tematica tanto importante. In occasione di queste iniziative sarà inoltre presentata la campagna di crowdfunding “Premesso che…” per raccogliere fondi che garantiscano il raggiungimento dell'obiettivo di 1.000 test nel 2018.

L’evento è organizzato in collaborazione con Il Consolato Generale degli Stati Uniti di Milano e con Microsoft.

Comunicato stampa Arcigay Milano


ELENCO EVENTI

Il 30 novembre alle ore 10.30, presso l’aula Fleming dell’ospedale San Paolo di Milano, la dottoressa Melanie Thompson parlerà della PrEP e di come può essere utilizzata efficacemente per combattere l’HIV nella popolazione ad alto rischio

1° dicembre ore 19.00, evento “PrEParati al Futuro – nuovi percorsi nella lotta all’HIV/AIDS” presso Microsoft House, in via Pasubio 21, Milano. Ospite d’eccezione la dottoressa Melanie Thompson. Si inizierà con un aperitivo di benvenuto e, in chiusura, concerto di CHECCORO, primo coro LGBT di Milano. Nel corso della serata interverranno Elio De Capitani e Ferdinando Bruni
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