L'ira di Cascioli contro i vescovi che non discriminano i gay


Fa sorridere come l'integralismo cattolico ostenti le sue contraddizioni. Ad esempio Riccardo Cascioli ama fomentare paura parlando di "dittatura del pensiero unico" ma poi lo troviamo ad imprecare e insultare chiunque osi discostarsi dalla sua ideologia e dal suo uso politico della religione.

In Australia è in corso il referendum consultivo sul disegno di legge sul matrimonio egualitario ed ovviamente Cascioli parla di «un disegno di legge che vuole introdurre il “matrimonio” omosessuale». Immancabili sono le virgolette che servono a togliere dignità alle parole, così come evidente è il tentativo di negare che è di eguaglianza che si sta parlando. Ma ad infastidirlo è soprattutto l'opinione di monsignor Bill Wright, vescovo di Matiland-Newcastle, che sul settimanale diocesano Aurora scrive: ”In una società in cui le relazioni omosessuali sono legalizzate e le coppie omosex possono adottare e crescere dei figli è una sorta di anomalia giuridica il fatto che la loro relazione in sé non abbia un chiaro status legale. Per le coppie omosessuali è bene avere un posto nelle strutture riconosciute piuttosto che esserne escluse”.

Nel tentativo di denigrare il religioso, l'articolo de La Nuova Bussola Quotidiana si affretta ad aggiungere:

Ha poi aggiunto che in merito al progetto di legge oggetto del quesito referendario non bisogna domandarsi “se questo sia compatibile con l'insegnamento della Chiesa o un ideale morale, ma se sia una norma pratica efficace per le persone che vivono ora nella nostra società”.
Si allarga quindi la schiera di alti prelati più zelanti degli attivisti gay nel promuovere un istituto giuridico in netto contrasto con la morale naturale e la dottrina cattolica.

Insomma, sarebbe Dio a sostenere che Cascioli sia parte di una nuova "razza ariana" che sarebbe definita sulla base della sua attività sessuali. E sarebbe sempre Dio ad apprezzare chi chiede che alcune famiglie e alcuni bambini siano privati da qualunque protezione giuridica in virtù di come a certi sedicenti "cristiani" pare non interessare nulla di ciò che non porta ad un guadagno personale acquisito sulla pelle del prossimo. Ed ovviamente sarebbe Dio a dire che i gay non devono poter esistere anche se parte della sua creazione...
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