Manifesti funebri per l'unione civile: verranno chiesti 100mila euro di danni


Si è aperto il procedimento a carico del responsabile romagnolo di Forza Nuova per i manifesti funebri affissi dal partito di estrema destra contro l'unione civile celebrata a Cesena il 25 settembre 2016.
Arcigay Forlì-Rimini-Cesena ed il Comune di Cesena chiederanno 50 mila euro a testa, quale risarcimento dei danni morali, al responsabile forzanovista Mirco Ottaviani.
Alta è l'attenzione verso quello che potrebbe diventare un “processo pilota” per accuse mosse nei confronti di chi alimenta sentimenti omofobici a danno di un intero gruppo sociale. Ottaviani dovrò rispondere della violazione delle nome anti-discriminazione introdotte negli anni '70, quando lo stato italiano ratificò la convenzione internazionale sull'eliminazione di tutte le forme di discriminazione razziale.
Si tratta del principio su cui si sarebbe dovuta basare la legge contro l'omofobia, ormai ferma dopo l'approvazione avvenuta quattro anni fa alla Camera. E benché l'orientamento sessuale non sia specificata nelle protezioni della legge Reale-Mancino (che attualmente stabilisce aggravanti per i reati commessi contro gruppi religiosi o etnici), doveroso è notare come l'emendamento Gitti che venne indotto in extremis durante la votazione avrebbe forse invalidato i principi del processo dato che stabiliva l'elusione dei gruppi religiosi e politici dal rispetto della norma. Insomma, un po' come se si fosse proposta una legge contro l'antisemitismo premettendo che i nazisti potevano sentirsi liberi di ignorarla...
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