Omosessualità tra le malattie nel test di medicina. Fedeli: «Domanda di gravità inaudita»


«Quali delle seguenti percentuali rappresenta la migliore stima del verificarsi dell’omosessualità nell’uomo?». È questo il testo di una delle domande del Progress test di Medicina e Chirurgia proposto nelle università italiane, con l'aggravante di come il quesito risultasse inserito nel gruppo di domande su diagnosi, genetica, malattie e comportamenti da tenere dinnanzi a certe malattie.
«È di una gravità inaudita che sia stata inserita una simile domanda nel Progress test di medicina e chirurgia -dichiara la Ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Valeria Fedeli- È francamente incredibile e a dir poco inaccettabile che l’omosessualità sia stata inserita nella categoria delle malattie. Mi auguro che la Conferenza dei corsi di laurea in medicina provveda ad eliminare dall’elenco delle domande del Progress test quel vergognoso quesito, che le risposte ad esso date non siano tenute in considerazione ai fini della valutazione del progresso nell'apprendimento di studentesse e studenti, e che il responsabile di quanto accaduto sia adeguatamente sanzionato.
Discriminazioni, totale mancanza di rispetto, simili livelli di ignoranza sono elementi con cui mai vorremmo venire a contatto tanto meno nelle università italiane, che sono luoghi deputati non solo alla conoscenza, ma all’alta formazione, con tutto quel che questo significa. In termini culturali e di civiltà».
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