Secondo don Francesco Pieri, non ci sarebbe differenza alcuna tra la Bonino e Riina


È il sacerdote bolognese don Francesco Pieri ad aver commentato la morte del capo dei capi chiedendo ai suoi fedeli se «ha più morti innocenti sulla coscienza Totò Riina o Emma Bonino?». La sua tesi è che la donna debba essere accusata di essere responsabile di tutti quegli aborti che prima di lei venivano compiuti illegalmente e lontano dagli occhi dei moralisti.
Il post ha raccolto il "mi piace" di don Massimo Vacchetti, vice-economo della Curia e responsabile della Pastorale dello sport. Ed è tra i commenti che don Peri dice ai suoi proseliti che cisa debbano rispondere, pontificando che tra il capo dei capi e la politica «Moralmente non c’è differenza».
Ed è dunque sulla linea di Brandi o di Adinolfi che si cerca di sostenere che nel nome dei bambini si debba imporre alle 16enni di partorire a forza, anche se poi i moralisti sono i primi a ricorrere a simili scelte quando si tratta di loro stessi e non di qualcun altro. E per promuovere simili tesi mediante populismo, ecco che la libertà personale viene paragonata ad una strage di Mafia.
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