Australia, i preti cattolici in cima alla lista degli orchi che abusano di minori


Il 7 per cento dei religiosi cattolici australiani è stato accusato di abusi sessuali su bambini tra il 1950 e il 2010, ma nessuno di loro p mai finito sotto indagine. I minori che hanno denunciato le aggressioni sono stati ignorati e spesso puniti. In alcune diocesi la percentuale ha raggiunto il 15 per cento dei sacerdoti cattolici sospettati di abusi sessuali sui minori.
È quanto emerge dai dati della commissione d'inchiesta che ha presentato rapporto finale di un'indagine durata quattro anni. Si parla di 2.559 accuse presentate dal 2013, 230 processi in corso, 41.770 chiamate per soccorso e 60mila sopravvissuti che hanno diritto ad un risarcimento. 15mila sono i testimoni che hanno raccontato di abusi subiti nelle chiese, negli orfanotrofi, nei club sportivi e nelle scuole.
Il premier australiano Malcolm Turnbull non usa mezzi termini nel parlare di «una tragedia nazionale» ed annuncia una task forzer che si occuperò di esaminare le raccomandazioni della commissione per tentare di arginare il fenomeno.
Dal canto suo la Chiesa Cattolica dichiara che continuerà a tacere su reati di cui verranno a conoscenza mediante confessione, limitandosi a promettere che non assolveranno chi li ha commessi. In altre parole, ogni prete potrà abusare del sacramento come scappatoia per garantirsi l'impunità qualora dovessero emergere dubbi sul suo operato.
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