Australia. Scuola cristiana licenzia il professore perché gay


Sei gay? Allora ti licenziamo perché siamo "cristiani" e vogliamo solo professori che si portano a letto una o più donne. È più o meno questa la motivazione con cui il South Coast Baptist College, in Australia, ha licenziato Craig Campbell.
L'uomo è stato rimosso dal suo incarico perché alcuni studenti avrebbero trovato "prove" sulla sua sessualità su Facebook e un ragazzo che frequentava la stessa chiesa del preside Des Mitchell sarebbe accorso riferirglielo.
Il dirigente scolastico dice che l'orientamento sessuale del docente sia «incoerente» con il ruolo di insegnante e sostiene che la possibilità di poter licenziare le persone sulla base dei propri pregiudizi debba essere ritenuta una «libertà» che la Chiesa e la politica avrebbero il dovere di «difendere».
Il preside Des Mitchell racconta ai giornali che «quando Craig ha chiesto di poter diventare un insegnante di presso l'SCBC, aveva una conoscenza molto chiara dei valori cristiani del college e delle sue convinzioni. Al momento scegliamo di non assumere chiunque sia apertamente gay».
La scuola è esentata dal rispetto delle leggi anti-discriminazione secondo le regole che proteggono gli organi di fede. Proprio per questo motivo l'LGBTI Advocacy Group chiede che quelle regole siano cambiate per permettere la piena tutela dei dipendenti gay quando ingiustamente perseguitati, come nel caso Campbell. «Quell'esenzione è ormai obsoleta e fuori dal passo con il sentimento della comunità -osservano- Questo non è più un problema politico. Questa è una questione di diritti umani».
Dal canto suo, il preside continua a ripetere che la discriminazione sia «una libertà importante». In Australia nessun cristiano può essere licenziato perché tale, confermando come la sua presunta «libertà» sia intesa a senso unico e ritenuta lecita solo quando colpisce gli altri.

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Nella foto: Craig Campbell (a sinistra) e il preside Des Mitchell (a destra).
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