Dopo il terrorista che si credeva un templare, un radicalizzato cristiano fa strage tra i suoi familiari


Dopo l'attacco terroristico al mercatino di Natale di Sondrio compiuto da un uomo che si è proclamato «un templare» incaricato di colpire «gli impuri», il fanatismo religioso è tornato ad uccidere per mano di Mattia Del Zotto. Il 27enne di Nova Milanese ha sciolto il veleno in due bottiglie d’acqua minerale che sapeva sarebbero state consumate dalla zia e dai nonni paterni. Voleva punirli perché li reputava «troppo attaccati alle cose materiali», degli «idolatri». Per l'omicidio aveva scelto il solfato di tallio perché sapeva «non ha sapore, né odore».
La madre di Mattia Del Zotto ha riferito ai carabinieri che il giovane si era avvicinato ad un gruppo religioso «chiamato Concilio Vaticano II» e che si era radicalizzato attraverso una rete di blog, pagine dedicate e siti che attaccano il la modernizzazione per inneggiare a posizioni oltranziste. Del Zotto era affascinato dai gruppi cristiani tradizionalisti e non nascondeva le sue critiche verso Bergoglio. La madre riferisce di averlo visto adirato con lui «quando lo vide, in un video, mentre guardava una coppia ballare tango».
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