Tommaso Scandroglio: «È provato che i gay e i loro figli presentino disturbi psicologici»


Tommaso Scandroglio appare ossessionato dal suo odio contro i gay. La quasi totalità dei suoi articoli pubblicati da La Nuova Bussola Quotidiana è riconducibile ad una feroce promozione dell'omofobia, in un strenuo tentativo di sostenere che vita altrui debba essere reputata immeritevole di pari dignità.
Pur di giustificare il pregiudizio, Scandroglio appare capace di firmare anche articoli come quello intitolato "Ecco perché l’omosessualità è contro natura". Da prassi si parte con un'asserzione, tipica della superbia di chi pare voler suggerire ai lettori che ogni sua elucubrazione debba essere ritenuta un dato oggettivo e indiscutibile.

Riconfermandoci come l'uso della religione da parte degli organi di stampa diretti da Riccardo Cascioli abbia sempre finalità politiche e partitiche, l'articolo si apre asserendo:

Se l’omosessualità è una condizione buona, allora ha ragione l’onorevole Cirinnà e la legge sulle unioni civili, appena promulgata da Mattarella, è una legge giusta. Altrimenti ha torto la senatrice Pd e questa legge è una norma ingiusta perché mai si può legittimare giuridicamente un male morale.
Ora la morale naturale insegna che l’omosessualità è una condizione intrinsecamente disordinata, cioè a dirsi contro natura, e che le condotte omosessuali, conseguentemente, esprimono tale disordine.

Sostenendo di avere «le prove che l’omosessualità è contro natura», Scandroglio parte con il sostenere che il termine «naturale» debba essere inteso nel senso di «afferente all’insegnamento aristotelico-tomista», ossia «un fascio di inclinazioni che tendono ad alcuni fini, i quali, beneficiando l’uomo, vengono chiamati beni. E così noi per natura incliniamo, cioè desideriamo, tendiamo alla vita, alla salute, alla conoscenza, alla socialità, alla trascendenza, alla libertà, etc». Ed è dopo quel fiume di parole che si arriva ad una tesi spacciata per oggettiva anche se basata su assunti molto opinabili:

La natura è un orientamento ad alcuni fini, ad alcuni beni, è un ordo. Gli atti che contrastano con queste inclinazioni, di conseguenza, sono dis-ordinati, cioè contrastanti l’orientamento naturale e dunque – per logica conseguenza – vengono qualificati come atti malvagi: uccidere, ferire, rubare, sequestrare una persona, etc. É come imboccare contro mano una strada a senso unico. Una di queste inclinazioni naturali ci orienta a essere attratti da persone di sesso opposto. L’omosessualità contrasta con questa inclinazione e dunque è una pulsione disordinata.

Se è tutt'altro che dimostrato che la natura implichi il dover provare un'attrazione sessuale compatibile con quella di Scandroglio, altrettanto opinabile è come l'integralista cerchi di negare che si possano accettare altri tipi di relazione dinnanzi al suo assunto per cui l'esistenza umana avrebbe come fine unico e ultimo la produzione di figli:

Ora se l’omosessualità fosse un’inclinazione naturale la persona umana dovrebbe possedere quegli strumenti adatti a soddisfare completamente tale tipo di attrazione. Verifichiamolo. Tale attrazione, se completa, porta ai rapporti carnali. Ma i rapporti carnali omosessuali non sono idonei a soddisfare un fine naturale del rapporto sessuale, cioè l’apertura alla vita. Dunque sarebbe curioso che esistesse un’inclinazione naturale omosessuale e madre natura non avesse permesso alla persona di soddisfarla compiutamente.

Si arriva così al sostenere che lui sappia fare sesso nel modo giusto perché il suo pene si incastrerebbe in una vagina quale dimostrazione di come sia la Madonna a gradire le sue penetrazioni vaginali. Ovviamente di tratta di semplificazioni semplicistiche e populiste finalizzate a far presa tra i bigotti, in una totale negazione di come la realtà sia spesso più complessa e non necessariamente binaria.
Si passa al sostenere che le relazioni umani siano come una raccolta di francobolli in cui vince chi ne ha di più:

L’inclinazione quindi presuppone una mancanza e dunque una diversità, un qualcosa di etero (differente), non di omo (uguale). Così come per completare una raccolta di francobolli occorre trovare francobolli diversi da quelli già posseduti, non uguali.
Il maschio non si completa con il maschio e così la femmina con la femmina. Prova indiretta che c’è un’inclinazione naturale è il finalismo biologico e fisiologico. Gli apparati sessuali maschili sono fatti per incontrare quelli femminili, sono conformati per organi differenti dai propri.

Immancabile è poi il sostenere che i gay siano infelici e che l'odio che lui è fomenta contro di loro non avrebbe conseguenze sulla loro vita. In altre parole, spergiura che lui sarebbe certo che il suo sbraitare in faccia a degli adolescenti le sue condanne "Morali" o il promuovere torture psicologiche che indichino nell'omosessualità una "malattia" che deve essere "curata" non avrebbe effetto alcuno sulle sue vittime. Ed è sulla base del suo assunto che continua a raccontare ai suoi proseliti che non devono assolutamente sentirsi in colpa per la loro aggressione alle famiglie e agli affetti degli altri:

Altro criterio per comprendere se una inclinazione è naturale è la felicità che la persona sperimenta allorquando partecipa al bene indicato dalla inclinazione. Quando la salute zoppica, quando non riusciamo comprendere qualcosa, quando non abbiamo amici ecco che ci sentiamo tristi. Vi sono molti studi scientifici che comprovano che le persone omosessuali e i figli di coppie gay presentano disturbi psicologici (ne abbiamo parlato più più).
Di contro si sostiene che la persona omosessuale è infelice a causa della cosiddetta “omofobia interiorizzata”, cioè sarebbe infelice a motivo degli atti di discriminazione subiti. Ma questo, nella maggioranza dei casi, è falso almeno per due motivi. In primo luogo il numero di persone afflitte da questi disturbi è ben superiore al numero di casi di ingiusta discriminazione.

Se il citare in maniera errata i dati del Pow Research Center è ormai prassi dell'integralismo in virtù di come ogni elemento aggiunto alla loro propaganda venga sostenuto anche se ne è stata ampliamene dimostrata la falsità, forse qualcuno dovrebbe spiegare a Scandroglio che “omofobia interiorizzata” non indica l'omofobia subita. Ma tanto basta ad osservare come a vomitare sentenze di condanna sia un uomo che pare non conoscere neppure il significato dei termini che usa.

Si giunge così al sostenere che i gay debbano essere spinto all'infelicità perché quello è il ruolo che un Dio malvagio avrebbe designato per loro:

Se l’omosessualità, come provato, contraddice l’ordine naturale, è certo che non concorre alla felicità dell’uomo. Pensare l’opposto significa negare il principio di non contraddizione.
Quindi le persone omosessuali e i figli di coppie gay che, nonostante tale omosessualità, riescono a vivere sereni, dimostrano solo che hanno posto in essere delle controspinte psicologiche per “tenersi a galla”.
Esistono sicuramente ad esempio figli di coppie divorziate che sono sereni, ma questo nonostante il divorzio, non grazie al divorzio. In caso contrario dovremmo consigliare a quelle coppie sposate che vanno d’amore e d’accordo di divorziare perché ciò incrementerebbe la felicità dei loro figli.
É come un nuotatore che riesce a nuotare controcorrente in un fiume. Ci riesce non a causa della corrente del fiume, che lo porterebbe a valle, ma a causa della sua abilità che contrasta la forza del fiume. Di suo l’omosessualità è portatrice di infelicità, è come il fiume che ti trascina a valle. E dunque dal momento che i rapporti carnali omosessuali non hanno in sé gli strumenti idonei a soddisfare il fine naturale della procreazione, dal momento che l’omosessualità è carente di complementarietà e non fa felici le persone omosessuali, possiamo concludere che l’omosessualità è contro natura e che l’attuale legge sulle unioni civili è ingiusta perché contraddice il diritto naturale.

Il problema del "ragionamento" di Scandroglio è che la sua tesi si basa su una premessa tutt'altro che provata, ossia il sostenere che l'unica finalità del rapporti umani sia la procreazione. Se davvero così fosse, allora perché non promuovere l'infedeltà coniugale o lo stupro dato che condurrebbero ad una maggiore procreazione e quindi, stando alle sue parole, debbano essere intesi come atti orientati al bene?
A far riflettere è anche come la sua tesi lo collochi in una posizione in cui dovrebbe sostenere che Dio sia malvagio e che sia così crudele da creare delle persone condannate "per natura" all'infelicità.
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