Federico Catani (Provita onlus) lancia una petizione per chiedere l'abrogazione delle unioni civili e un divieto alla pornografia


Federico Catani è uno dei fondamentalisti che collabora con l'organizzazione "Provita onlus" nella promozione dell'odio omofobico. Da quella piattaforma è stato capace di lanciarsi in affermazione altamente denigratorie, come il suo spergiurare che «è una pura verità dire che i gay sono come tossicodipendenti e che l’omosessualità è una anomalia, una deviazione della personalità».
A nome di un fantomatico gruppo denominato "SOS Ragazzi", è dalle pagine di Gloria.tv che il fondamentalista ha pubblicato un proclamo politico al limite del tragicomico. È raccontando ossessivamente che la famiglia andrebbe "difesa" attraverso politiche che neghino dignità ad alcune di esse che afferma:

Il prossimo 4 marzo saremo chiamati ad eleggere il nuovo Parlamento.
Come sai, la legislatura appena conclusa è stata disastrosa per la famiglia. Basta pensare all’approvazione della sciagurata legge sulle cosiddette “unioni civili” da parte del governo di Matteo Renzi. Una legge di cui l’attuale Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni si è detto fiero.
Ma adesso c’è qualcosa che tu ed io possiamo fare.
Il 4 marzo avremo la possibilità di mandare a casa quanti in questi anni hanno lavorato per distruggere i valori in cui crediamo e di eleggere solo persone che offrano garanzie.

La formula comunicativa è la stessa utilizzata anche nei proclami di Arsuaga, in un uso del "tu" che serve a coinvolgere il lettore al fine di reclutarlo quasi si sentisse protagonista di una battaglia condivisa, anche se spesso ignorano pure i veri fini politici di quelle crociate che vengono condotte nel loro nome.

Agghiacciante è anche il questionario che il fondamentalista si premura di allegare:

Ai capi del Partito Democratico (Matteo Renzi), di Forza Italia (Silvio Berlusconi), della Lega (Matteo Salvini), Fratelli d’Italia (Giorgia Meloni) e Movimento 5 Stelle (Luigi Di Maio), domanderemo:
1. Vuole abrogare la legge sulle unioni civili?
2. Si impegna a impedire l’adozione per le coppie omosessuali?
3. Si impegna ad aiutare economicamente e a creare le condizioni perché le famiglie, anche quelle numerose, possano vivere degnamente?
4. Lavorerà almeno per abrogare la legge sul divorzio breve, che banalizza il matrimonio?
5. Si impegnerà a impedire la liberalizzazione delle droghe leggere?
6. Si darà da fare per lottare contro la pornografia?
7. Si impegnerà a garantire effettivamente la libertà di educazione?
8. Si opporrà decisamente a ogni progetto di legge contro il cosiddetto e presunto reato di omofobia, che altro non è se non una legge liberticida contro quanti ancora ritengono che il matrimonio può essere solo tra due persone di sesso diverso?
9. Impedirà che l’ideologia gender si diffonda di più nelle scuole e cambierà le leggi che ora permettono di imporla ai nostri bambini e ragazzi?

Insomma, l'omofobia non esiste, l'odio sarebbe un diritto e la priorità è quella di vietare la pornografia. Si esige anche che ai ragazzi venga negata fornita un'educazione sana , parlando di una fantomatica "libertà educativa" nel chiedere che si neghi agli studenti ogni informazione possa riguardare la loro salute riproduttiva o il contrasto alla violenza di genere.
La priorità per lui è solo quella: impedire l'amore, vietare la libertà dei minori ed imporre a tutti un bel regime governato dalla nera bandiera dell'integralismo. Tutto questo abusando della credulità religiosa di chi frequenta siti come Gloria.tv.
In calce alla missiva è immancabile anche la solita richiesta di denaro, presentata come «necessaria» per realizzare «una campagna volta alla difesa delle nuove generazioni dall'attuale corruzione morale».

Interessante è anche come il proclamo testimoni quel gioco di specchi in cui singoli personaggi si spacciano per una pluralità nel loro parlare attraverso molteplici sigle di associazioni in cui un singolo può darsi ragione da solo. Ad esempio Catani parla a nome di "Provita Onlus", del blog "Libertà e persona" e nel nome di una fantomatica associazione "SOS Ragazzi". Il whois del sito ci permette di scoprire che a capo di quell'associazione c'è un'altra sigla, ossia una realtà denominata "Associazione Tradizione Famiglia Proprietà" che dice di voler «diffondere in Italia il pensiero e l’azione di un grande leader cattolico, il prof. Plinio Corrêa de Oliveira». Si tratterebbe del leader delle Congregazioni mariane, presidente dell’Azione Cattolica e deputato per la Lega Elettorale Cattolica. Un uomo che nel 1959 scrisse un saggio dedicato alla «grande crisi secolarizzante»dell'Occidente cristiano in cui delineava un programma di «restaurazione dell'ordine» basto su una «Civiltà Cristiana, austera e gerarchica, fondamentalmente sacra, anti-egualitaria e antiliberale».
Il 18 aprile 1985 la Conferenza Episcopale Brasiliana dichiarò in un comunicato stampa che per «il carattere esoterico, il fanatismo religioso, il culto nei confronti del capo e fondatore, l'abuso del nome di Maria Santissima» il movimento Tradizione, Famiglia e Proprietà, fondato e presieduto da Corrêa, non era in comunione con la Chiesa cattolica.

Non è dunque buffo che Catani cerchi consensi sostenendo che lui voglia difendere una fantomatica "Libertà educativa" mentre lavora per un'organizzazione che si prefigge lo scopo di abolire la libertà personale per imporre con la forza una aberrante interpretazione del cristianesimo?

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Nella foto: Plinio Corrêa de Oliveira.
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