Guam, anche il nipote dell'arcivescovo denuncia lo zio per averlo stuprato in un bagno della chiesa


Anthony Apuron è l'arcivescovo di Agaña, una cittadina dell'isola di Guam. La sua diocesi conta ben 96 casi di stupri minorile e persino suo nipote lo ha accusato di averlo stuprato in un bagno.
Mark Apuron, nipote dell'arcivescovo, ha intentato una causa il 10 gennaio scorso, sostenendo che suo zio lo abbia violentato in un bagno della Chiesa tra il 1989 e 1990. Questa è la quinta causa che vede il vescovo alla barra degli imputati con l'accusa di abusi sessuali su minori. Ad essere state sue vittime sarebbero stati anche quattro chierichetti.
«Dio è il mio testimone: rifiuto tutte le accuse di abuso sessuale fatte contro di me, incluso quest'ultimo», ha asserito Apuron in una dichiarazione datata 18 gennaio.
Il caso verrà valutato attraverso un processo canonico in Vaticano che sarà presieduto dal cardinale Raymond Burke. La massima pena che potrebbe toccare ad Apuron è un declassamento allo stato laicale. Le altre 91 accuse di violenze sessuali a carico della diocesi di Apuron coinvolgono13 sacerdoti, un insegnante cattolico, un custode della scuola cattolica e un capo scout. La maggior parte delle azioni legali sono state presentate dopo il 2016, quando la legislazione territoriale di Guam ha eliminato le limitazioni nella presentazione di cause civili che riguardano abusi sessuali compiuti a danno di minori.

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Nella foto: la cattedrale del Dolcissimo Nome di Maria, sede dell'arcivescovo di Agaña.
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