Il candidato leghista a Regione Lombardia: «La razza bianca è a rischio»


«Non possiamo accettare tutti gli immigrati che arrivano: dobbiamo decidere se la nostra etnia, la nostra razza bianca, la nostra società devono continuare a esistere o devono essere cancellate». Lo ha sostenuto l'ex sindaco leghista di Varese, scelto come candidato alla presidenza di Regione Lombardia dopo il ritiro di Maroni.
Che Attilio Fontana avesse forti problemi con la diversità lo si era già capito quando negò il patrocinio al Pride per poi concederlo al convegno omofobo di Gianfranco Amato, ma lascia sbigottiti come si sia lasciato andare a inaccettabili discorsi da suprematista bianco nell'affermare : «Qui non è questione di essere xenofobi o razzisti, ma logici e razionali: non possiamo perché tutti non ci stiamo, quindi dobbiamo fare delle scelte, decidere se la nostra etnia, razza bianca, società deve continuare ad esistere o deve essere cancellata, è una scelta. Se la maggioranza degli italiani dovesse dire noi vogliamo autoeliminarci vorrà dire che noi che non vogliamo autoeliminarci ce ne andiamo da un'altra parte».
Se dinnanzi alle polemiche Fontana ha cercato di rettificare dicendo che «è stato un lapsus, un errore espressivo, un qui pro quo», la segretaria del Carroccio di Arcore, Laura Besana, ha pubblicato su Facebook un post l'immagine del "Compendio di anatomia patologica" edito nel 1834, aggiungendo: «Qui si parla di razza e di razza bianca, smettiamola con il "siamo tutti uguali", siamo tutti differenti, viva Dio».
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