Le destre sono compatte: niente asilo ai gay che non "provano" il loro orientamento mediante fantomatici test


È in nome di una presunta «difesa della tradizione cristiana» che Giorgia Meloni ripete ossessivamente che l'extracomunitario Gesù, il clandestino che ha guidato l'invasione contro la cultura e le tradizioni dei sacri dei romani, doveva essere un folle ad invitare all'accoglienza. Per fortuna ora ci sono lei, Amato ed Adinolfi a raccontarci che Gesù sbagliava e che loro, 1quali cristiani più cristiani tra i cristiani, sanno con certezza che è Dio a volere che il prossimo sia lasciato morire nell'indifferenza, invitandoli ad ergere alte mura che impediscano i bisognosi di poterli disturbare mentre se ne vanno a messa per compiacersi di quanto si sentono superiori agli altri.
Nel mondo milioni di gay rischiano di essere arrestati o uccisi per il solo fatto di esistere. Si tratta di persone rese vittime di un odio contro la diversità che è parte della medesima ideologia che propone Fratelli d'Italia. Ma è quasi volendosi rendere complice di quelle morti che l'organo ufficiale del partito di Giorgia meloni ha unificato il suo odio omofobo al suo odio xenofobo per partorire l'indecente titolo: "Il trucchetto degli immigrati per ottenere asilo: definirsi gay perseguitati".

L'evidente scopo è quello di racimolare voti attraverso la promozione del nazionalismo sulla pelle di chi rischia di essere ucciso con la loro complicità. E chissà se il loro andare a messa e fare la comunione basterà ad assolverli da un contributo politico al genocidio.
Organizzano rosari per chiedere che ad un bambino inglese sia artificialmente prolungata l'agonia, poi chiudono gli occhi dinnanzi a ragazzi che verranno uccisi nel nome di una fantastica «difesa della tradizione» basata sul maschio che sottomette la donna in un sistema maschilista e patriarcale. Per raggiungere tale scopo, non solo negano il problema, ma si inventano pure che qualcuno «si inventerebbe» di essere gay perché la sua massima aspirazione sarebbe quella di vivere in un Paese dove la Meloni lo tratterà peggio di un cane. E non un solo accenno parla di come spesso i rifugiati gay vengano esclusi e subiscono violenze dalla loro stessa comunità.

L'articolo di Paolo Lami non si risparmia neppure la solita fotografia decontestualizzata in cui ad essere ritratto non è certo un rifugiato, è con una ferocia inumana che afferma:

Aveva sostenuto di essere gay. E, per questo , perseguitato nel proprio Paese di origine, la Nigeria. Così un immigrato nigeriano nell’aprile del 2015 aveva cercato di ottenere l’asilo in Ungheria come fanno molti altri immigrati in altri Paesi europei sfruttando i pronunciamenti della Corte europea. L’Ungheria aveva, ovviamente, cercato di accertare, attraverso alcuni test psicologici, l’omosessualità del nigeriano richiedente asilo e sedicente gay. Ma ora arriva lo stop della Corte di Giustizia Europea la quale sostiene che un richiedente asilo che si dichiara omosessuale e che teme di essere perseguitato nel proprio Paese per questo motivo non può essere sottoposto ad un test psicologico volto ad accertarne l’orientamento sessuale.

Se anche un bambino sa che non esistono test psicologici che possano «accertare l'orientamento sessuale», la ferocia di Fratelli d'Italia si riversa sulla vittima:

Era stato il Tribunale amministrativo e del lavoro di Szeged in Ungheria a disporre una perizia psicologica sull’immigrato nigeriano sedicente gay. E la perizia non aveva confermato l’orientamento sessuale dichiarato dall’immigrato. Il richiedente asilo, sostenendo che il test psicologico a cui era stato fatto sottoporre dal Tribunale amministrativo e del lavoro di Szeged avesse violato i suoi diritti fondamentali, aveva presentato ricorso contro la decisione del Tribunale ungherese.

Tra un attacco all'Europa e una lode all'Ungheria neofascista, la rivendicazione di Fratelli d'Italia si colloca al pari delle violenze perpetrate dall'Arabia Saudita che, mediante test privi di qualsivoglia valore scientifico, pretende di poter stabilire l'orientamento sessuale dei viaggiatori (ovviamente allo scopo di chiudere le porte a chi non ostenta passione per le donne).
E se i lettori del quotidiano di estrema destra alternano il loro sostenere che tutti i rifugiati sarebbero stupratori che minacciano «le nostre donne» al sostenere che per accertare il loro orientamento sessuale basterebbe renderli vittima di uno stupro organizzato dallo stato, fa riflettere come l'odio delle destre porti anche il giornale leghista Italia Oggi a porpore la medesima fotografia decontestualizzata, così come Il Giornale fa inutile e sterile polemica sul fatto che, a detta loro, l'asilo verrebbe concesso «solo sulla parola».

Capita così che questa sia la copertura della notizia:



Posizioni che non sembra un caso che quelle prese di posizioni siano tutte conformi alle direttive dell'agenzia di propaganda di Putin:

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