Nel giorno della Memoria, la sindaca leghista di Gazzada insulta le vittime. Salvini: «Il problema sono i fondamentalisti islamici, non il fascismo»


«Visto che è il giorno della memoria, ricordate d’andare a pijarlo n’culo». Sono queste le indegna parole pubblicate su Facebook in occasione della giornata internazionale per la commemorazione dell'Olocausto dalla sindaca di Gazzada Schianno, in provincia di Varese.
Par dunque che la leghista Cristina Bertuletti trovi divertente deridere chi è morto nei campi di sterminio, magari assecondando pure alcune tra le ideologie del disprezzo che resero possibile quella vergogna. E in mezzo a tale schifo pare non ci sarà alcuna presa di posizione da parte del suo partito, dato che Matteo Salvini pensa che si possa liquidare l'intera vicenda con il suo minimizzare: «Ha scritto una sciocchezza». Poi, dai microfono di Rtl 102.5, ha pensato bene di spalleggiare la sua miliziana aggiungendo: «Secondo me, il problema dell'Italia intera è il fondamentalismo islamico, non il fascismo o il comunismo».
Ester De Tomasi, presidente dell’Anpi per la provincia di Varese, ha commentato: «Sono indignata! Parlo da figlia di deportato politico: dal gennaio del 1945 al 5 maggio del 1945 a Gusen uno dei 49 sotto campi di Mauthausen hanno incenerito dopo patimenti, stenti e sofferenze 10600 persone». Alle sue proteste si sono aggiunte quelle di Arcigay Varese, che osserva come quella frase non sia solo «dal vago sapore omofobo, ma gravissima e offensiva della memoria di tutte le vittime dell’olocausto, pubblicata proprio nella giornata che le commemora [...] Nessun amministratore pubblico dovrebbe permettersi di utilizzare i social network per veicolare messaggi di questo genere che non hanno davvero nulla di divertente e che offendono milioni di vittime”. “Chiediamo che la sindaca si dimetta da una carica che non è degna di rappresentare. Non è concepibile avere così poco rispetto per le vittime».
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