Silvana De Mari ritira la sua candidatura nel partito di Adinolfi. Lui voleva nominarla ministro della sanità


Mentre mario Adinolfi promette pubblicamente che lui farà di Silvana De Mari il suo ministro della salute se non direttamente il presidente della repubblica, lei annuncia il ritiro della sua candidatura.
Senza mai sottrarsi al vittimismo che permea le lobby integraliste, è dalla sua pagina Facebook che la signora ha annunciato di aver deciso che preferisce fare soldi con i suoi libri, ammesso che troverà chi sia disposto a comprarseli. Scrive:

Ho accettato la candidatura perché pensavo di farcela In realtà mi sono bastati questi 10 giorni per rendermi conto che è completamente al di sopra delle mie forze. Non sono in grado di fare una campagna elettorale senza sacrificare i miei libri, quelli che sono già nella mia testa e devono essere scritti, e soprattutto non sarei in grado in caso di vittoria di allontanarmi da casa. Ci sono novità sul piano familiare e della mia salute che rendono questa scelta obbligata.

Cercando di associare il nome del Papa alle rivendicazioni di un Family day che il pontefice non appoggiò, così come a non appoggiarlo furono anche i suoi vescovi, afferma:

Avevo preso da decisione di candidarmi per li valori non negoziabili per usare la bellissima definizione del Papa, Benedetto XVI. Questi valori sono stati i valori del Family day. Il popolo del Family day si è diviso in due tronconi, uno con ben chiaro l’intento di battersi per questi valori con un partito indipendente in tutti i sensi, l’altro con l’intenti di coalizzarsi con altri partiti, con altre persone quindi, con schieramenti che in passato sono stati tutt’altro che omogenei nella difesa dei valori non negoziabili, che però darebbero ottime probabilità di fermare l’aggressione alla famiglia portata avanti dagli ultimi governi, l’aggressione al valore della vita, al valore del matrimonio, al valore dell’educazione al maschile e al femminile.
Trovo sensate ambedue le scelte, che giudico complementari, non in contrasto. Sono due maniere diverse di battersi per i valori non negoziabili, una perché i valori non negoziabili non siano più aggrediti come negli ultimi due governi, l'altra perché quest valori siano finalmente affermati senza se e senza ma, senza nessun compromesso, da un formazione indipendente. Sono sicura che ambedue vinceranno e mi adopererò con tutte le mie forze perché questo succeda.

Spiega anche come la strategia propagandistica di Mario Adinolfi si baserebbe sul nominare personaggi improponibili proprio per cercare di avere visibilità, anche se è opinabile che il rendersi ridicolo possa dargli lustro se non a fronte di chi voterebbe anche Topo Gigio se solo gli promettesse di promuovere i pregiudizi:

Ringrazio tutti quelli che mi hanno accolto e mi scuso per lo scompiglio portato., che però ha avuto il vantaggio di aumentare la visibilità del Popolo della Famiglia. Ringraziando anche gli amici di siti amici e non amici che hanno fanno da cassa di risonanza, molte persone che non lo conoscevano hanno saputo di questo partito. Per tutti coloro che nelle ultime tornate elettorali non hanno votato, che anche oggi sono intenzionate a non votare nessuno dei partiti esistenti, c’è questo piccolo partito nuovo. che si batterà con tutte le sue forze perché ai vostri figli a scuola non sia insegnato che essere maschi o femmina è un’opinione, un partito che griderà che è falso che un cervello danneggiato da una demenza non senta il terribile dolore della morte per sete, un partito che affermerà che che non è giusto pagare la pensione di reversibilità nel caso di due amici/amiche dello stesso sesso che hanno firmato un modulo in un municipio.

Insomma, Mario Adinoifli vuole andare nelle scuola a dire ai ragazzi che le femmine devono trovare un pene maschile che le penetri sena mai indossare un preservativo, così si assicurerà anche anche le sue due figlie siano obbligate a compiere il suo volere. E non pare gliene freghi nulla di ciò che vogliono loro o le altre famiglie, lui pretende che tutti debbano eseguire i suoi ordini e debbano vivere secondo le sue regole: l'amore va vietato, la tolleranza va combattuta e i malati dovranno soffrire perché a lui piace vederli urlare di dolore in un letto di ospedale
Tutto questo viene compito citando ossessivamente una strana divinità che loro sostengono sia omofoba, xenofoba, misogina e sessista, . amante della sacralità di una "famiglia" formata da un che rotea il rosario come arma d'offesa dopo aver mollato moglie e figlia perché invaghitosi di una seconda donna che non è quella terza che oggi chiama moglie contro i dogmi della Chiesa (spiegandoci come le regole che lui vorrebbe imporre dovrebbero valere solo quando danneggiano gli altri). Ed è così che cresce l'ipocrisia di quel "popolo delle due famiglie" che è condotto da un tizio che sino a pochi anni fa andava in giro in camper per promuovere la candidatura di quello stesso Matteo Renzi che oggi insulta a fini propagandistici.
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