Gandolfini detta indicazioni di voto. Chi verrà eletto farà parte di un gruppo interparlamentare


Massimo Gandolfini odia i gay e ha deciso di immolare la sua vita ad una crociata che possa seminare morte e discriminazione nel suo nome.
Nonostante l'evidente ipocrisia di un uomo che cerca consensi raccontando che il matrimonio imponga la procreazione nonostante la sua unione sterile con la moglie lo abbia costretto ad adottare bambini partoriti da altri, è da Milano che l'ultra-integralista annuncia i suoi piani politici: «Indicheremo collegio per collegio i candidati affidabili che condividono i valori del Family Day. Se eletti, costituiranno un intergruppo Parlamentare per incidere sui temi della famiglia, della vita e della libertà di educazione e di coscienza».
Tradotto dal linguaggio integralista all'italiano, chiede che la scuola non possa fornire informazioni in contrasto con l'indottrinamento dei genitori, rivendica l'odio quale "diritto" dei
fondamentalisti cattolici, pretende l'annullamento della libertà personale altrui e auspica venga riconosciuto un valore giuridico alle sue scopate, fatte da un pene che penetra una vagina in un atto che nel suo caso non è certo aperto alla vita.
Dopo anni di paure create contro l'Isis, è il fondamentalismo cristiano a voler ambire all'instaurazione di una sorta sharia cattolica che permetta la persecuzione di chiunque non sia uniformato a loro, magari farneticando pure su fantomatiche «lobby gay» o sostenendo che simili atti contro la vita servirebbero a «difendere i nostri figli».
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