Meloni e Gandolfini annunciano violenze sui bambini nati in famiglie non conformi ai loro distinguo


Non appena Giorgia Meloni è stata ingravidata da quel compagno che non ha sposato, so è messad frettolosamente a correre sul palco del "family day" di Massimo Gandolfini per cercare di tramutare quella gravidanza in uno strumento di aggressione alla società. Chissà se sua figlia gli perdonerà mai di aver abusato di lei per promuovere una cultura della morte.
Ora frequenta gli studi televisivi raccontando che l'unica cosa che può far differenza nella crescita di sua figlia è il fatto che le venga ossessivamente ripetuto che sua mamma si fa penetrare da peni maschili. Il resto non conta, conta solo quello che mamma fa a letto e i dettagli sui coiti che lei racconta per durante i comizi frequentati da sedicenti "cristiani" ossessionati da ciò he gli altri fanno nel loro letto.
Indicata nell'eterosessualità il dogma fondante della sua rivisitazione della "famiglia", è degli studi di Uno mattina che la fondamentalista è tornata a promettere che lei vieterà la genitorialità ai gay (pur consentendola alle lesbiche in quanto femmine e quindi, stando alla sua idrologia, adibite ai figli).
La leader di Fratelli d'Italia giura che lei proporrà una legge «per trasformare la pratica dell’utero in affitto in reato universale e dunque perseguibile in Italia anche se commesso all’estero». In altre parole, i gay che vorranno costruirsi una famiglia verranno messi al confino in ode e onere ai coiti di quei maschi alla Adinolfi che vantano una lunga lista di mogli ingravidate.
«Penso sia assolutamente sbagliato stabilire per legge che un bambino non possa avere un padre e una madre –ha affermato citando a memoria gli slogan integralisti– e purtroppo sul tema delle adozioni la legge sulle unioni civili questo non lo chiarisce bene, tant’è che ci sono una serie di sentenze della magistratura che stanno consentendo le adozioni alle coppie omosessuali».
Il riferimento è ai quei bambini che lei vorrebbe rendere orfani di genitori ancora in vita, riferendosi all'adozione del figlio biologico del partner.
Sempre ricorrendo alle semplificazioni della propaganda integralista, ha affermato pure: «Non si può vendere come “modernità” che in Italia ci siano delle coppie di uomini che vanno a comprare dei bambini all'estero con la pratica incivile dell’utero in affitto e che questo poi venga riconosciuto. Noi di Fratelli d’Italia siamo per trasformare la pratica dell’utero in affitto in reato universale e dunque perseguibile in Italia anche se commesso all'estero». Non è dunque chiaro se la fondamentalista intenda strappare i bambini già nati alle loro famiglie per rinchiuderli in un qualche orfanotrofio. Quel che è certo è che da oggi troppi minori sono a rischio a causa dei raid integralisti e della loro ideologia del disprezzo.
Attraverso Twitter, la senatrice Monica Cirinnà ha commentato: «Ecco un’altra bufala elettorale: il bando universale della #GPA è irrealizzabile e dannoso, vietare non è mai una risposta. La libera scelta della donna va rispettata sempre. L’art 31 Cost. tutela tutti i bambini in qualunque modo siano nati e in qualunque famiglia vivano».
Un divieto che la Meloni pare conoscere dato che con l'integralista Massimo Galdolfini inneggia ad una modifica alla Constitution per inserire l'eterosessualità quale elemento fondante della nuova versione di "famiglia" creata a tavolino dalle lobby integraliste finanziate dagli evangelici statunitensi.
Dinnanzi a così tanta ferocia ci sarebbe anche da domandarsi se la Meloni e Gandolfini siano davvero convinti che in Italia tutto vada bene. Perché se la loro massima priorità è quella di rendere orfani i figli degli altri in un'aggressione frontale ad una manciata di sentenze emesse nell'interesse supremo del minore, allora c'è da trattenere a stento il vomito dinnanzi ad una simile mole di ideologia.
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