Savarese attacca i progetti di educazione al rispetto, spergiurando confondano sessualmente i bambini


Filippo Savarese si dice convinto che al mondo siano tutti idioti e che solo lui, dall'altro del suo vantarsi di come si scopa sua moglie e di come racconti ai suoi figli che mamma lo prende bareback, è attraverso un improponibile comunicato stampa che annuncia il ritorno del suo autobus di promozione omofotrasofobica per le strade della città italiane.
Ricorrendo alla creazione di isterie e alla promozione di una disinformazione ideologica che sia a danno di una sana educazione delle nuove generazioni, Savarese afferma:

Nei prossimi mesi assisteremo a una nuova ondata di progetti Gender nelle scuole italiane, dalle materne ai licei. Dopo i duri colpi subiti in questi anni grazie alla mobilitazione dei Family Day, il movimento Lesbico-Gay-Bisessuale-Transessuale (LGBT) si sta riorganizzando per tornare alla carica, e le famiglie non possono farsi trovare impreparate. Alla sponsorizzazione da parte di enti governativi come l'UNAR, si aggiungerà una micidiale pressione internazionale, ad esempio da parte dell'UNESCO, il braccio armato dell'ONU sui temi della cultura e dell'educazione, che ha da poco diffuso le nuove linee guida per l'educazione sessuale dei bambini, invitando di fatto a esautorare i genitori di questo loro diritto naturale.

In realtà il loro attacco è contro dei documenti che mirano a proteggere i minori da eventuali genitori intolleranti, ancor più se si considera come la cronaca ci porti tanti esempi di integralisti che hanno negato cure mediche, assistenza, supporto a figli che none erano come loro li avrebbero desiderati, in alcuni casi rendendosi persino responsabili dei loro suicidi.
Improponibile è anche il ricorso all'abuso del sentimento religioso con cui Savarese ceca di mettere nella bocca di Papa Francesco parole che potrebbero tranquillamente riferirsi ai raid con cui la sua Costanza Miriano si è insinuata nelle classi di alcuni liceo romani per promuovere il sesso bareback e comportamenti irresponsabili che potrebbero anche avere esiti mortali sugli studenti.
L'unico dato di fatto è che Papa Francesco non ha mai paragonato una educazione sessuale moderna e scientifica con il Nazismo! Ci mancherebbe! Ad associarci a sproposito il sistema educativo del nostro ministero della Istruzione è solo Savarese, capace persino di tentare di infilare a forza quella frase nella bocca di un pontefiche per abusare di lui con finalità propagandistiche contro i nostri figli, contro la vita e contro le famiglie.

Imperterrimo, aggiunge pure:

Per denunciare la nuova ondata di quella che Papa Francesco ha definito una "colonizzazione ideologica" al pari del nazismo e del comunismo, ritorna in Italia con un secondo tour nazionale il Bus della Libertà di CitizenGO e Generazione Famiglia, attive da anni nel Paese per promuovere e difendere la libertà educativa dei genitori. Il Bus della Libertà è un pullman turistico completamente ricoperto con la scritta cubitale: "Non confondete l'identità sessuale dei bambini".
Scopo della campagna è sensibilizzare l'opinione pubblica, i media e la politica, sopratutto in questo periodo pre-elettorale, nel quale il Bus chiederà alla classe politica di esprimersi con chiarezza sui temi della campagna.
Durante le tappe saranno regalati migliaia di Vademecum per aiutare i genitori a riconoscere i progetti Gender nelle scuole e a tornare protagonisti dell'educazione dei loro figli.

Tradotto, i dipendenti dell'integralista spagnolo Ignacio Arsuaga cereranno di abusare del nome di Dio come mezzo di promozione dei candidati politici che garantiranno potere e soldi all'integralismo organizzato, nel tentato di ricodificare la famiglia e la società secondo distinguo che ricordano l'epoca fascista. La loro tesi è che un genitore debba poter disporre come desidera dei propri figli senza che una sana educazione possa permettere loro di sviluppare una libertà di pensiero che potrebbe non essere conforme ai desideri di quei genitori che vendono nella prole un oggetto da trasformare nel riflesso di sé stessi.
Inaccettabile e assurdo appare poi lo slogan scelto: "Non confondete l'identità sessuale dei bambini". Se è facile immaginare che l'obiettivo dia quello si spaventare i bigotti e ottenere il pieno appoggio di quell'integralismo che inneggia a Putin e ringraziano Gesù quando un barcone affonda nel mediterraneo insieme ai corpi senza di quei migranti che non piacciono a Savarese e alla sua gente, innegabile è che per sostenere tale tesi Savarese dovrebbe giurare che a lui piacciano le donne solamente perché a scuola i gay venivano resi vittima di bullismo, altrimenti sarebbe stato confuso e non avrebbe saputo con chi andare a letto.

La campagna marketing del tour omofobo è stato assegnata all'agenzia Alessandro Maola di Roma, indice di una quantità di soldi che sono stati investiti per promuovere la loro campagna d'odio.
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