Secondo la propaganda russa, gli ucraini si fingerebbero «gay e comunisti» per ottenere l'asilo in Europa


Mentre L'Espresso indaga sui finanziamenti di Putin alla Lega di Salvini, l'offensiva della Russia punta anche sul fomentare razzismo e populismo in Europa attraverso realtà come l'agenzia Sputnik. Si tratta di una sedicente agenzia stampa voluta da Mosca con lo scopo di influenzare l'opinione pubblica straniera e migliorare la loro reputazione nel mondo attraverso il tentativo di fare leva sui pregiudizi e sulla disinformazione.
Sputnik è risultata spesso al centro di critiche dato il notevole numero di fake news presenti nella testata e per le notizie, seppure veritiere, esposte in una maniera distorta e/o volutamente incompleta. Ad esempio durante le elezioni presidenziali francesi del 2017, la testata ha sostenuto (senza prove) l'omossesualità dell'allora candidato all'eliseo Emmanuel Macron nel tentativo di supportare l'elezione di Marine Le Pen.

In un evidente tentativo di promuovere il razzismo, è la versione il lingua italiana dell'agenzia russa a pubblicare articoli dal titolo "Media: ucraini fingono di essere gay e comunisti per ottenere diritto di asilo in Europa".
Senza citare fonte alcuna se non le dichiarazioni di un ucraino vicino a Putin, Sputnik scrive:

Una "storia popolare" tra gli ucraini che desiderano lasciare la loro patria, sono le finte persecuzioni a causa dell'orientamento sessuale. Quindi, al fine di ottenere l'asilo, alcuni di loro si trovano partner fittizi. "A molti è stato concesso asilo come rappresentanti di una minoranza sessuale, per poi separarsi, dividendo famiglie e bambini. Pertanto, hanno iniziato a controllare" ha detto la fonte della pubblicazione, a cui è stato concesso l'asilo in uno dei paesi scandinavi.
Allo stesso tempo, ha detto, in alcuni stati è più facile ottenere uno status simile sulle convinzioni politiche. Così, dopo il bando del Partito comunista in Ucraina, è diventato più facile per i rifugiati emigrare in Spagna e in Italia. "Loro amano i comunisti lì, perché anche con vecchi documenti che indicano l'appartenenza al Partito Comunista si può ottenere l'asilo" ha concluso l'ucraino.

Se fa ridere il tentativo di sostenere che l'Italia ami i comunisti, patetico è il sostenere che qualcuno si fingerebbe gay per poi «separarsi, dividendo famiglie e bambini». Se non altro viene ammesso che anche quelle gay sono famiglie, seppur sia poco chiaro come sostengano che in Ucraina si possano formare nuclei familiari gay con prole solo per scappare da quelle persecuzioni che i russi negano esistano.
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