Adinolfi si auto-santifica dopo il servizio delle Iene. I suoi: «Avresti dovuto picchiare quel languido omino»
La politica di Mario Adinolfi si basa su un concetto molto semplice: lui si reputa il più bello, il più intelligente e il più meritevole di chiunque altro ed è quindi ovvio che se lui è contrario alle scelte e alle libertà degli altrui, lui abbia il pieno diritto di imporre le sue decisioni.
Lo ha spiegato anche durante il vergognoso servizio delle Iene, quando ha spiegato che se lui pensa che la sofferenza sia un dono a Dio, allora è ovvio che lui abbia il pieno diritto di imporre leggi che vietino una scelta sul fine vita agli altrui. Se lui crede che la famiglia sia solo quella eterosessuale, allora è ovvio che lui debba tentare di privare di ogni diritto civile le famiglie che lui rifiuta di ritenere tali. E a lui non importa se la documentazione scientifica dice altro, dato che lui pensa che i bambini crescano meglio con genitori eterosessuali, allora non si fa problemi a chiedere che i figli degli altri siano resi orfani se felici in una famiglia non conforme al suo volere.
Se l'ultima persona che avrebbe meritato di essere spacciata per una vittima degli hater è un fondamentalista che promuove odio contro interi gruppi sociali (basti pensare a quale violenza verbale ci fosse nel suo definire «innaturali» e «imbarazzanti» quei due uomini che lui non voleva potessero ballare tra loro perché mancata espressione di quell'eterosessualità che lui eleva a dogma di fede), surreali sono i commenti che i suoi proseliti hanno lasciato sulla sua pagina. Tra misticismi, auto-beatificazioni e grande soddisfazione per un simbolo politico mostrato in televisione, scrivono:
Surreale è come nessuno dei suoi proseliti paia rendersi contro dell'assurdità del porsi come vittima degli haters dopo che si è stato capaci di aggredire la dignità e la vita di migliaia di adolescenti attraverso improponibili messaggi come questo:
Frasi che si basano sul suo sostenere che non vi sia ombra di dubbio sul fatto che Dio odia i gay. Poi pretende pure di raccontare tronfio che la vittima sarebbe lui e che dei gay cattivi lo perseguiterebbero nel non smettere di esistere nonostante lui sia stato chiaro nel ribadire che non vuole possano esistere.