Ancora un'aggressione omofoba. A Bologna italiani prendono a calci e pugni uno studente dell'Erasmus


«Ehi, sei frocio?», gli hanno urlato da una macchina prima di scendere e spaccare il naso ad uno studente inglese dell'Erasmus di Bologna.
È la cronaca dell'ennesima aggressione omofoba. Il ragazzo è stato ricorso per via Galliera, è stato sbattuto contro un muro, è stato picchiato con calci e pugni, hanno tentato di infilargli le dita negli occhi e gli hanno rubato lo zaino e il telefonino che gli era caduto durante la colluttazione.
Nessuno dei presenti è intervenuto in suo soccorso e solo una ragazza si è decisa a chiamare il 112 per chiedere aiuto. Per lui la prognosi è un naso rotto e un trauma cranico. Gli aggressori erano tutti italiani.

«Stavo mangiando una pizza seduto su una panchina prima di andare da un amico -racconta a Repubblica- A un certo punto ho visto un’auto parcheggiata davanti a me e ho sentito qualcuno gridare: “Ehi, sei frocio?”. Ho alzato la testa in automatico ma non ho reagito, di solito questi insulti è meglio ignorarli, si fermano alle offese. Ho fatto finta di non sentire per via della musica che veniva dall'auto, ma loro hanno insistito, hanno cominciato a prendermi in giro, gridavano: “Allora sei frocio? Ma perché sei frocio? Vuoi cinquanta euro per salire in macchina?”».
Lui se n'è andato ma è stato inseguito: «Uno dei ragazzi mi ha spinto contro un muro e nello spazio di sei secondi mi ha riempito di pugni, calci in testa, ha provato a infilarmi i pollici negli occhi. Quando mi sono rialzato mi ha trattenuto per lo zaino, così me lo sono sfilato per scappare. Poi ha guardato cosa c’era nel mio zaino e ha raccolto il mio telefono».
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