Genova. Il sindaco di destra nega il patrocinio al pride senza darne spiegazione


La destra italiana pare percepirsi come un ricordo del ventennio piuttosto che una destra moderna come quella di altri stati europei, incapace di uscire dagli schemi razzisti, misogeni e omofobi del passato. Ed è così che all'elezione di Marco Bucci come nuovo sindaco di Gevova è seguito l'immediato rifiuto al patrocinio al Pride cittadino.
«Il Municipio ci ha fatto sapere che non avremo il patrocinio perché il sindaco Bucci ha dato parere negativo, senza alcuna motivazione» riferisce Ilaria Gibelli, presidente del comitato Liguria Pride. «Bucci aveva detto che sarebbe stato il sindaco di tutti ma, evidentemente di tutti tranne che delle persone omosessuali, anche se al corteo dell’anno scorso eravamo in cinquemila».
In una nota, il Coordinamento Liguria Rainbow ha ricordato che il Comune ha negato il patrocinio attraverso una comunicazione del Municipio Centro Est «che definire stringata o laconica è un eufemismo. Con quale motivazione non è dato saperlo, forse perché non vi possono essere argomentazioni sensate ed è meglio non esprimere nero su bianco la propria insensibilità e intolleranza, per non doversi vergognare [...] Non dimentichiamo come la città lo scorso gennaio si è distinta con un voto compatto in consiglio Comunale su un documento unitario su fascismo e antifascismo, integrato con riferimenti anche a terrorismo, movimenti sovversivi e integralisti: “Siamo contro tutte le violenze, ovviamente anche al fascismo. La nostra libertà finisce dove comincia quella degli altri, dobbiamo rispettarci l’uno con l’altro” fu l’invito del Sindaco». E però, «oggi Bucci afferma con i fatti che esistono categorie di persone che meritano il rispetto più di altre: il “sindaco di tutti” ha una sua interpretazione personale della promozione del diritto alla dignità, una responsabilità ridotta quando si tratta di contrastare intolleranza e pregiudizio, bullismo e omofobia».
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